GIORNATA AZZURRA IN CASA NPC: ALLENAMENTI DELLE SELEZIONI E VISITA DI COACH PIANIGIANI

Grande evento ieri al Palasojourner di Rieti, dove la Npc Rieti ha ospitato una tappa del tour del Progetto Azzurri organizzato dalla Federazione Italiana Pallacanestro. Nel palazzetto reatino è stato presente anche il coach della Nazionale Italiana, Simone Pianigiani. La manifestazione è cominciata nel primo pomeriggio quando la selezioni dei nati nel 1998 – in cui figurava anche il tesserato NPC Ivan Godoy –  e la selezione dei nati nel 1996-97 sono state allenate da coach Capobianco, Responsabile Tecnico Del Settore Squadre Giovanili Nazionali. IL SINDACO L’Assessore allo sport  Alessandro Mezzetti è intervenuto per salutare i partecipanti e gli organizzatori ed alla fine del pomeriggio di allenamento con i ragazzi delle selezioni azzurre è arrivato anche il coach della Nazionale Italiana Simone Pianigiani, accolto dal Sindaco Simone Petrangeli, dal presidente della NPC Giuseppe Cattani e da Luciano Nunzi, istruttore CNA, coach della NPC e promotore dell’incontro. “Siamo onorati di ospitare i tecnici della Nazionale – ha affermato Petrangeli- e di respirare un aria di grande basket. Ringrazio Peppe (Cattani, ndr) per la grande passione e l’impegno quotidiano in questo sport. L’amministrazione è vicina alla NPC che è la squadra della nostra città e sostiene il basket nel progetto di Cattani che vuole unire gli sforzi di tutte le società per creare un unico settore giovanile. Oggi è una bella giornata per il basket a Rieti e ringrazio Pianigiani a nome della città”. PIANIGIANI I tre hanno tenuto un incontro con la stampa in cui il tecnico azzurro, dopo i ringraziamenti di rito, ha spiegato in quale direzione sia necessario muoversi per sostenere il basket italiano. “Grazie all’incarico full time che mi ha conferito il presidente Petrucci – ha detto il coach Azzurro – posso prendere contatto diretto con le realtà cestistiche che animano il territorio italiano. Portare il progetto azzurri in quelle che sono piazze storiche del basket è un valore aggiunto. La congiuntura economica è sfavorevole in generale e nel basket ha cambiato molto le cose. E’ apprezzabile l’impegno della Npc nel cercare di mantenere in vita un palazzetto storico che rappresenta tanto per la pallacanestro italiana e per la gente che qui ha vissuto grandi emozioni. Per fare fronte alla crisi dobbiamo aprirci a nuove idee e cercare soluzioni che ci permettano di lavorare sui giovani: quella di consorziarsi e diventare il punto di riferimento del territorio è una di queste. Avere idee è la cosa più importante oggi. Preoccuparsi dei giovani non significa preoccuparsi solo dei giovani giocatori, ma dell’intero movimento. L’Italia ha un grosso gap fisico nei confronti delle altre nazioni che cominciano ora a praticare il basket con maggiore regolarità e con un aumentato numero di iscritti tra cui molti giovani alti e prestanti. Il gap è superabile creando una rete di eccellenze che facciano crescere i giocatori ed il modo in cui vengono allenati. Abbiamo un patrimonio culturale di 50 anni che è un punto di forza. L’eccellenza va creata nella rete tra allenatori, arbitri, dirigenti che dovranno allenare e formare i giocatori che fino a fine carriera non devono smettere di migliorarsi. Le giornate come quella di oggi rappresentano un momento importante di incontro per tutte le figure che partecipano al mondo del basket che debbono avere una idea comune, una direzione comune perché solo facendo squadra possiamo creare un prodotto di eccellenza. Nell’Italia di oggi i giovani praticano meno sport e giocano molto meno all’aperto di quanto si facesse prima, bisogna dunque riportare i ragazzi a praticare ed entusiasmarli. Non tutti i giovani diventeranno giocatori importanti, ma tutti possono appassionarsi e diventare parte dello staff e del movimento (arbitri, tecnici, dirigenti, appassionati…). Puntare sull’organizzazione è fondamentale perché è sempre utile, diventa un marchio di fabbrica della società, un suo brand e più ne abbiamo di società organizzate più la nostra pallacanestro cresce. L’organizzazione oltre a gestire bene può creare una ondata di entusiasmo”. IL PUNTO TECNICO La serata è poi proseguita in campo con un clinic (tre crediti PAO e tre crediti minibasket) dedicato agli allenatori e agli istruttori di minibasket. Sul parquet dapprima il preparatore fisico Cremonini, poi Capobianco e Pianigiani per sviscerare il tema del “contropiede” utilizzando come dimostratori una squadra di atleti nati nel 2003 per la parte relativa al minibasket e i giovani dell’Under 19 Eccellenza per la parte dedicata all’agonistica. Foto: Emiliano GRILLOTTI ©

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