CONTRAFFAZIONE E ABUSIVISMO COMMERCIALE, ECCO IL BILANCIO DEL CONVEGNO “LEGALITÀ MI PIACE”

Quattro imprese del terziario su cinque (il 82,4%) si sentono colpite dai meccanismi commerciali fuori dalla regole, mentre oltre la metà delle imprese del terziario si sente danneggiato in modo più o meno grave dall’azione dell’illegalità. Sul fronte dei consumatori, invece, il 35,6% ha avuto occasione, almeno una volta nella vita, di acquistare prodotti illegali o contraffatti o servizi erogati da parte di soggetti non autorizzati. Questi alcuni dei dati rilevati dall’Ufficio Studi di Confcommercio Imprese per l’Italia ed illustrati dalla Confcommercio provinciale nella Camera di Commercio di Rieti nel corso della Giornata di mobilitazione nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia “Legalità, mi piace” che ha puntato l’attenzione su abusivismo commerciale e contraffazione per denunciare l’entità e le conseguenze sull’economia reale di questi fenomeni, che rappresentano una vera e propria concorrenza sleale che altera il mercato e continua ad alimentare l’economia sommersa. LA GIORNATA Dopo il collegamento in diretta streaming con la sede nazionale di Roma dove sono intervenuti il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, il Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza, Pasquale Debidda, il presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Rieti, Leonardo Tosti, ha dato il via al convegno territoriale. Importante anche l’intervento del presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini, che ha ricordato le funzioni dell’ente camerale in termini di tutela del mercato, dalla metrologia legale alla difesa del Made in Italy, comprese le azioni formative ed informative volte ad incidere sulla consapevolezza di imprese e consumatori sul valore della legalità, che si riflette anche sui temi della sicurezza e della competitività del territorio. TOSTI: “BASTA ABUSI” Leonardo Tosti ha ricordato che “a livello locale in moltissimi settori del commercio e del turismo assistiamo ad una diffusa illegalità che sottrare alle aziende regolari quote vitali di fatturato e le spinge verso la chiusura o ad adottare comportamenti al limite della liceità. In un momento economico così difficile per moltissime micro imprese non si può più tollerare alcun abuso perché se da una parte siamo chiamati a crescenti sacrifici in termini di tasse ed adempimenti, come ad esempio la nuova tassa sui rifiuti urbani che prevede aumenti fino al 680% rispetto al passato, dall’altro non possiamo più sopportare coloro che senza rispettare le regole conseguono redditi ben maggiori dei nostri”. Tosti ha anche effettuato un focus sul settore merceologico di provenienza, in qualità anche di presidente provinciale Federmoda, evidenziando l’impennata di contraffazione dei marchi, gli scarsi controlli sulle vendite on line che spesso bypassano il costo dell’Iva, l’abusivismo rappresentato dalle vendite in luoghi privati ed appartamenti, l’irregolarità di vendite promozionali in periodi non consentiti o di chiusure commerciali fittizie, la concorrenza sleale di produzioni fatte in Italia da ditte di proprietà di industriali cinesi che non rispettano il diritto del lavoro. TANTI MACELLAI ABUSIVI Per Francesco Mastroiaco, presidente Associazione provinciale Macellai, dal 2006 al 2011 nel solo comune di Rieti risulterebbe pari ad oltre 25 milioni di euro il giro d’affari di capi di bestiame macellati privatamente, con oltre 433mila chilogrammi di scarti di macellazione sfuggiti al conferimento in qualità di rifiuti, ed un compenso per i macellai abusivi stimato in oltre un milione e 360mila euro. RISTORAZIONE, CI SONO ANCHE FALSI AGRITURISMO Per Anselmo Fabri, presidente dell’associazione provinciale Ristoratori, le maggiori problematiche sono rappresentate dai falsi agriturismo che non utilizzano la percentuale minima del 35% dei prodotti provenienti dalla propria azienda agricola con superamento giornaliero dei pasti somministrati e che quindi sono dei ristoranti camuffati, e dalle ?sagre e feste che non hanno alcuna finalità di promozione del territorio o dei prodotti locali, e non c’è motivo perché questi eventi, che dovrebbero durare al massimo 2 giorni e che invece si prolungano anche per 15 giorni consecutivi, possano beneficiare di regole diverse da quelle dei ristoranti a livello igienico sanitario e fiscale, sociale e di sicurezza sul posto di lavoro. VIAGGI Per Diletta Petrucci, presidente provinciale Associazione Agenzie di Viaggio, il settore è ad alto rischio abusivismo: “Dai dati in nostro possesso stimiamo che nell’anno in corso siano partite in maniera abusiva più di mille persone, con un fatturato stimato intorno ai 600mila euro. Ogni anno paghiamo assicurazioni obbligatorie per la tutela dei nostri clienti, fideiussioni, tasse di concessione, fondo di garanzia, contributi, tredicesime e quattordicesime ma non veniamo tutelati. Si pensi che su 20 denunce presentate non c’è stata alcuna sanzione, neanche in casi reiterati”. COMMERCIO Ad intervenire a nome della categoria dell’associazione provinciale Commercianti su aree pubbliche è stato il segretario Fabrizio Chinzari, che ha evidenziato il fatto che “il 60% delle vendite sono in mano agli abusivi: ad esempio ad Osteria Nuova, nel mercato mensile della prima domenica, gli operatori fuori posteggio sono quasi lo stesso numero di quelli che pagano l’occupazione. Nei mercati rionali molti operatori vendono senza autorizzazione, eppure la soluzione esiste e sarebbe di facile applicazione: l’obbligo di presentare il Durc per vendere al pubblico. Lo abbiamo chiesto alla Regione Lazio ripetutamente, così come in altre Regioni è in vigore da anni, ma sembra non ci sia interesse alla soluzione del problema. Il commercio ambulante resta purtroppo ancora la Cenerentola delle attività imprenditoriali”. IL COMUNE  Nel corso dell’incontro, durante il quale si è accennato anche alla contraffazione di sigarette e all’abusivismo in altri settori, è intervenuto anche l’assessore alle Attività produttive del Comune di Rieti, Emanuela Pariboni, che, segnalando alcuni casi specifici come la difficoltà a far rispettare l’ordinanza sul divieto di esposizione di frutta e verdura sui marciapiedi, ha ricordato gli strumenti in attivazione da parte dell’amministrazione l’osservatorio sulla legalità. LA GUARDIA DI FINANZA Presenti anche il Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Rieti, il Tenente Colonnello Cosimo D’Elia, ed il Comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Rieti, Gualtiero Mancini. Entrambi i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno rilevato il cambiamento culturale in atto generato dalla crisi, che sta spingendo le imprese in regola a pretendere con maggiore decisione il rispetto della legalità da parte di tutti, ed hanno invitato a continuare a segnalare e denunciare gli episodi di abusivismo al fine di razionalizzare i controlli e poter intervenire direttamente e tempestivamente per ripristinare la legalità. (da comunicato Camera di CommercioFoto: CAMERA di COMMERCIO ©

Print Friendly, PDF & Email