L’EDITORIALE DI FORMAT – “LA CULTURA NON SI MANGIA…O SÌ?

“La cultura non si mangia…o si?” di Stefania Santoprete.

“Che belle realtà ha l’Italia!! Si, lo affermiamo convinti: l’Italia ha ancora l’energia per farcela. Un’energia che si ritrova, ad esempio, in decine e decine di aziende e imprenditori visionari, che vanno avanti nonostante tutto e continuano a sognare e a realizzare le proprie ‘visioni’..” Ho trovato questo post nel profilo di un amico condividendolo pienamente. Ed aggiungo una frase che ho inviato via sms proprio in questi giorni “Mi appassiono alla maggior parte delle persone che intervisto”, perché dietro ognuno di loro c’è un bagaglio di esperienza, di conoscenza, di preparazione che merita ascolto. Questi uomini, queste donne, queste aziende si trovano in Italia.
I-ta-lia, solo ad evocarla, nel mondo, senti risponderti ‘che bella!’. Abbiamo la fortuna di avere, racchiuso in un’unica nazione, ciò che altri hanno in tanti Stati diversi. La penisola ha il maggior numero di siti protetti nel mondo (39!) risalenti a tanti periodi storici diversi e caratterizzati da una straordinaria varietà. Viviamo in un Paese fantastico, più unico che raro, che vanta ricchezze spesso date per scontate perché vi siamo letteralmente immersi. Impieghiamo energie preziose a piangerci addosso (motivatamente, lo so!) e non a sentirci fieri di quello che siamo e di quello che potremmo rappresentare agli occhi del mondo. Il nostro fatalismo e l’assenza di una coscienza nazionale ci portano a distruggere anziché a costruire, complice un Governo miope che non investe in tale direzione. Vogliamo parlare delle spiagge italiane non più affollate come una volta? Complice il prezzo della benzina ai massimi storici? Di pessime scelte politico-economiche che penalizzano regioni che altri Stati difenderebbero con i denti come la splendida Sardegna? Come si può giustificare un caro traghetti assurdo per una regione messa in ginocchio dalla disoccupazione? Che cosa sarebbe l’Italia se cambiassimo prospettive e sfruttassimo quella grande miniera che è il turismo e la cultura? Probabilmente usciremmo dalla crisi più rapidamente di quanto possiamo immaginare. Qualcuno riterrà in questo particolare momento economico inutili queste parole, utopistiche. Non è così! Parlo non tanto delle grandi città che già sfruttano questi introiti, ma dei piccoli centri, come il nostro, città che la Natura ha benedetto dotandole di ogni optional e che continuiamo a sottovalutare. Parlo di scorci paesaggistici invidiabili, di paesini arroccati tracimanti storia e tradizioni, di una Valle interamente percorsa da San Francesco, di un fiume che taglia la città con acque trasparenti, di riserve naturali e di laghi, di castelli e colline, di monti… Parlo di prodotti genuini, di sagre, di feste folcloristiche e rievocazioni, di musei, di scavi archeologici, di terme… Vi prego chiamate ‘dotti, medici & sapienti’ ma… fate presto! Abbiamo perso decine di anni, abbiamo ‘bruciato’ un passato che poteva dare vita ad un indotto importante, abbiamo sottovalutato una promozione del territorio che, sia chiaro, non può essere rappresentata solo dalla costosa partecipazione a qualche importante fiera. Mostriamole queste ricchezze, internet diventa imprescindibile, sempre più persone lo usano per mettere a disposizione esperienze turistiche ampie, coinvolgenti, che sappiano rendere partecipe il turista in modo da lasciare ben impresso il ricordo dell’avventura, e da lì coinvolgere sempre più persone. Facciamo ‘marketing’ ma seriamente. Realizziamo noi una Fiera che sia momento di confronto e di conoscenza tra tour operators e realtà locali. Ospitiamone altri, accogliamoli, organizziamo ‘assaggi’ degli eventi più rappresentativi in quei giorni. Facciamo presto!!! Foto: FORMAT ©

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