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Interviene anche il segretario della Fiom Cgil di Rieti, Luigi D’Antonio (nella foto con il megafono), in merito alla notizia della visita annunciata del ministro Flavio Zanonato al Nucleo Industriale di Rieti. “Al convegno organizzato dalla Regione Lazio sui fondi europei, che ha visto una folta partecipazione di lavoratrici e lavoratori Schneider, abbiamo appreso dall’onorevole Melilli e dal presidente Zingaretti la possibilità di vedere, nei prossimi giorni nel nostro territorio, la presenza del ministro dello Sviluppo Economico Zanonato – scrive Luigi D’Antonio in una nota. – La pressione fatta in questo ultimo periodo dai lavoratori della Schneider ed anche da tutti quelli di altre aziende in crisi, ha fatto sì che si muovesse qualcosa e questo può essere un primo segnale. Riteniamo importante la presenza del Ministro a Rieti perché avremmo modo di far toccare con mano anche a lui ed al Governo la crisi che vive oramai da anni il nostro nucleo industriale. Una crisi per la quale il Governo deve dare dei segnali chiari per avere inversione di tendenza, pena la sparizione dell’intero nucleo. Questo passa sicuramente attraverso la salvaguardia dei presidi industriali oggi presenti a Rieti e Schneider è uno di questi. È per questo che il Governo dovrà far valere il suo peso nei confronti della multinazionale francese. La presenza del ministro sarà anche occasione per valorizzare le eccellenze industriali che sono ancora presenti nel nostro territorio e magari ripartire da quelle per un vero rilancio. Non ci stancheremo mai di dire che l’industria è il motore di sviluppo di un territorio e noi vogliamo che torni ad esserlo anche per il nostro. È evidente a tutti che non basta una visita di un ministro per risolvere i problemi ma partiamo da qui per fare azioni concrete per cominciare a risolverli. Se è vero che Rieti è un piccolo nucleo industriale all’interno di un panorama nazionale è altrettanto vero che non ha bisogno di grandi interventi del Governo, basta la volontà di farlo, quella che purtroppo è mancata in tutti questi anni. Foto (archivio): RietiLife ©
