I PUSHER REATINI SPACCIAVANO A QUATTRO STRADE

Nella mattinata odierna, personale della Squadra Mobile della Questura di Rieti, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Terni, Vicenza, Cosenza e della Squadra Mobile di Caserta – Sezione criminalità organizzata di Casal di Principe, a conclusione di complesse indagini supportate da intercettazioni telefoniche, ha dato attuazione all’operazione denominata “One way trip 2” (viaggio senza ritorno), volta al contrasto dei reati specifici in materia di sostanze stupefacenti, eseguendo 11 misure cautelari disposte dal Gip presso il Tribunale di Rieti, dottoressa Francesca Ciranna, a carico dei sotto elencati soggetti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione e spaccio di sostanze ad effetto stupefacente del tipo eroina, cocaina, hashish e marijuana.
Destinatari di custodia cautelare in carcere:
M.D.A., nato nel 1990, residente a Rieti;
T.F., nato nel 1985, residente a Rieti;
M.T.B., nato nel 1961, residente a Terni;
M.D.S., nato nel 1978, residente a Terni;
F.D., nato nel 1984, residente a Rieti;
M.Z., nato nel 1989, cittadino marocchino, residente a Terni;
I.S., nato nel 1983, cittadino nigeriano, residente a Castelvolturno;
S.G., nato nel 1986, cittadino del Burkina Faso, già ristretto presso la Casa Circondariale di Terni;
I.M., nato nel 1988, cittadino del Burkina Faso, già ristretto presso la Casa Circondariale di Terni;
Destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari:
L.F., nato a Rieti nel 1993, domiciliato a Vicenza;
R.C, nata a Rieti nel 1989, residente a Rieti;
Destinatari della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria:
A.B., nata a Rieti nel 1992, residente a Rieti;
F.B., nata a Rieti nel 1976, residente a Terni.
Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Lorenzo Francia,  sono iniziate nel mese di novembre 2011 con una serrata attività info- investigativa su di un gruppo di giovani reatini, incensurati, coinvolti in un vorticoso circuito di spaccio di eroina localizzato nel popoloso quartiere di Quattrostrade.
Le attività di monitoraggio sulle utenze in uso ai predetti soggetti davano conferma del fatto che gli stessi si recavano quotidianamente nella vicina città di Terni per approvvigionarsi  di pochi grammi di eroina anche, e soprattutto, per cederli a terzi, circostanza ancora più allarmante se si tiene conto della molteplicità dei viaggi, concentrati anche in una stessa giornata, certificati dagli investigatori e del numero dei reatini coinvolti, alcuni dei quali, proprio nel periodo monitorato, hanno effettuato il cosiddetto salto di qualità, passando a loro volta da meri assuntori a spacciatori di tossicodipendenti locali.
Le risultanze indiziarie portavano ad individuare l’esistenza di diversi canali di rifornimento di sostanze stupefacenti, interrotti dall’esecuzione , il 7 giugno 2012, nel corso dell’operazione “One way trip ”, del decreto di Fermo emesso dalla locale Procura nei confronti di otto soggetti, tutti cittadini extracomunitari, per i quali sussisteva un concreto pericolo di fuga:
•    il primo canale facente capo ai congiunti K.Z., H., e N. gravitanti in Papigno-Terni, diretti fornitori degli spacciatori reatini e ternani;
•    il secondo gestito da A.E.B., in collaborazione con il cugino A.N.E. che, all’epoca sfuggito alla cattura, è stato recentemente arrestato a Collestatte (TR);
•    il terzo gestito da K.M. che riceveva la sostanza da spacciare da vari corrieri, provenienti da Casal di Principe,  inviatigli da B.A., che organizzava le spedizioni di stupefacenti via telefono mentre si trovava  ristretto agli arresti domiciliari a Schio (VI), soggetto dalla  spiccata personalità criminale nei confronti del quale proprio lo scorso luglio  è stata emessa sentenza di condanna a 7 anni di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti.
Attraverso questi canali si riforniva il principale referente per l’acquisto di sostanza stupefacente nel quartiere reatino di Quattro Strade, M.D.A., soggetto fino a quel momento  sconosciuto ai vari organi investigativi delle forze dell’ordine, il quale, con la fattiva collaborazione della fidanzata R.C., reimmetteva quotidianamente in questo Capoluogo, spacciandole ad un consistente numero di  tossicodipendenti,  le dosi appena acquistate a Terni.
Elevato il numero di cessioni accertate e sintomatici di una spiccata personalità delinquenziale gli accorgimenti escogitati per non destare sospetti nelle Forze dell’Ordine che si concretizzavano nel possesso di piccoli quantitativi di sostanza stupefacente (che comportavano dunque, per soddisfare le numerose richieste, anche molteplici viaggi a Terni in una stessa giornata) e nell’utilizzo di stratagemmi per consegnare l’eroina (lasciata talvolta sotto lo zerbino o dentro la buca della posta del centro sociale di zona).
Accertato il modus operandi dei due giovani, in data 22 dicembre 2011 personale dipendente traeva in arresto R.C. poiché, di ritorno da Terni, dove avevano incontrato un pusher preventivamente contattato dal M.D.A., veniva trovata in possesso di quasi sette grammi di eroina già suddivisi in dosi.
Inquietante la circostanza che il M.D.A., che solo saltuariamente effettuava di persona l’attività di reperimento e di spaccio di dosi di eroina preferendo delegare dette attività, nella maggior parte dei casi, alla predetta R.C., dopo l’arresto della fidanzata, anziché fermarsi, abbia continuato a spacciare con le medesime modalità, gestendo sempre dall’esterno le varie fasi della cessione, pensando bene di indirizzare gli acquirenti verso altri complici, sempre residenti nel quartiere di Quattro Strade.
Uno di questi, T.F., di ritorno da un viaggio di approvvigionamento, veniva tratto in arresto poiché trovato in possesso di alcune dosi di eroina pronte per essere smerciate.
Nel corso delle indagini, sempre su Rieti, veniva individuato un secondo canale di spaccio  gestito dal giovanissimo L.F. il quale, con la fattiva complicità della fidanzata A.B., si dedicava allo smercio al minuto di dosi di hashish e marijuana anche a giovani minorenni; a loro volta, in quanto tossicodipendenti da eroina, L.F. e A.B. si rifornivano di dosi di detta sostanza nel Capoluogo umbro interagendo, a tal fine, con la coppia F.D. (originario di Cantalice) e F.B., che spacciavano su Terni, i quali, a loro volta, acquistavano la droga da trafficanti marocchini, facendosi remunerare, per l’attività di intermediazione svolta in favore degli acquirenti reatini, con la cessione di dosi di stupefacente per il proprio fabbisogno.
Destinatari di custodia cautelare in carcere anche i tre corrieri, I.S., S.G. e I.M. (il primo catturato a Mondragone, gli altri presso il Carcere di Terni ove stanno scontando la pena relativa al primo arresto), tutti già arrestati in flagranza di reato nella parte centrale dell’indagine, M.Z., congiunto degli Z. già sottoposti a fermo lo scorso anno (del quale è stato accertato il coinvolgimento nello spaccio di eroina in favore di reatini e non) e che questa mattina è stato rintracciato in provincia di Cosenza, M.T.B, valido collaboratore del clan Z. con la mansione di assaggiatore della sostanza stupefacente proveniente dal casertano e M.D.S., altro spacciatore ternano a cui facevano riferimento molti tossicodipendenti reatini.
Le misure cautelari eseguite in data odierna chiudono il cerchio di un’indagine molto complessa mirata a contrastare il fenomeno sempre crescente del pendolarismo Rieti-Terni da parte di soggetti noti per il loro status di tossicodipendenti, taluni gravati da precedenti per spaccio, altri incensurati, i cui viaggi, come è stato dimostrato, solo in taluni casi si esaurivano nel mero acquisto della dose di stupefacente destinata al buco quotidiano poiché, con sempre maggiore frequenza, la sostanza acquistata andava ad alimentare il mercato reatino dello spaccio di stupefacenti.
Sinteticamente, si riportano tutti i risultati conseguiti durante tutta l’attività:
Otto mesi di indagine, di cui cinque comprensivi di servizio  di intercettazione telefonica
32 telefoni monitorati
105797 telefonate intercettate
35 persone denunciate, di cui 12 reatini
10 arrestati in flagranza di reato
9 fermi di P.G.
11 custodie cautelari (9 in carcere, 2 arresti domiciliari)
2 misure coercitive dell’obbligo della presentazione alla P.G.
Sequestrati 650 grammi di sostanza stupefacente del tipo eroina, 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, 100 dosi tra eroina, metadone cloridrato, hashish e marijuana
Nel corso dell’intera attività sono state interessate le  Squadre Mobili delle Questure di Terni, Perugia, Vicenza, Viterbo, Caserta, Cosenza e Rieti.
(da comunicato della Questura di Rieti) Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©
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