(dall’inviato Nazareno Orlandi) “Non famo… stupidaggini”. Il grido di battaglia del “boss” Andrea Milardi (nella foto lo striscione-totem dei ragazzi) carica a pallettoni la brigata rossoblù della Studentesca Cariri, che oggi e domani, a Modena, si presenta con il vestito da sera e le grinfie affilate ad un nuovo tè delle cinque con la storia. Missione “triplete”, potremmo definirla, ringraziando Mourinho per il copyright. La società che non si sazia mai, vuol fare bingo, che equivale ad accaparrarsi l’ultimo scudetto stagionale che le manca, quello Under 23, e a completare una pazzesca trafila di successi tricolori. Per la prima volta in trentotto anni, il club del presidente Paolo Angelini e della famiglia Milardi può aggiudicarsi nella stessa stagione uno scudetto in ognuna delle categorie dei Societari: c’è riuscita a giugno con le allieve, ha raddoppiato due settimane fa con la squadra maschile assoluta (leggenda!), e ora può portarsi il pallone a casa dalla via Emilia. Mai accaduto prima. Gli uomini vanno a caccia del terzo tricolore consecutivo, nell’ultimo anno di categoria di due dei maggiori prodotti del vivaio Cariri, Lorenzo Valentini (400) e Simone Falloni (martello). In larga parte la formazione schierata è quella che ha vinto il titolo assoluto al Guidobaldi. Garanzia di qualità, ma poi, si sa, le sfide vanno vinte sul campo e le insidie sono dietro l’angolo, quindi bisogna mantenere alta la soglia della concentrazione. Al femminile, non rientra Roberta Bruni, e qualche assenza di troppo può pesare nella corsa al podio. Le più quotate sono le romane dell’Acsi Atletica e le milanesi della Bracco. Ma la Cariri c’è. Non è venuta fin qui per far felice De Coubertin. Sugli spalti si prevede un gran tifo, tra striscioni e tamburi, e il solito fiume di passione e sentimento che trabocca e spazza via le altre undici società in cerca di gloria. Il club più forte d’Italia – che nel weekend gareggia anche a Jesolo per i Tricolori cadetti – si rimette in gioco. Ogni volta, crede abbia raggiunto l’irraggiungibile. E ogni volta, si accorge di poterci aggiungere un mattoncino in più. Foto: ORLANDI © Modena