Altri scatti di Emiliano Grillotti da Assisi, per un “Fuori le Mura” davvero speciale. Papa Francesco sta visitando da stamattina la città del poverello, nel giorno della ricorrenza di San Francesco. “Andare nella strada della mondanità è un atteggiamento omicida. La mondanità spirituale uccide la Chiesa”, ha detto il Papa incontrando i poveri nella sala della Spoliazione ad Assisi. Francesco ha ricordato con dolore la tragedia avvenuta al largo di Lampedusa: “Oggi è il giorno del pianto”. E invitando la Chiesa a spogliarsi di tutto, se l’è presa con “questo mondo selvaggio che non dà lavoro e non aiuta”. Un mondo che non si prende cura “di chi deve fuggire cercando la libertà e trova la morte come è successo ieri a Lampedusa”. Da Assisi, città della Pace, Bergoglio ha fatto sentire forte il suo appello per lo stop alle armi: “Cessino i conflitti armati che insanguinano la terra, tacciano le armi e dovunque l’odio ceda il posto all’amore, l’offesa al perdono e la discordia all’unione”. Ad Assisi Bergoglio si è recato nella cappella dell’Istituto Seraphicum, dove ha sostato qualche minuto in preghiera, poi si è recato in visita privata al Santuario di San Damiano. A bordo della sua papamobile, mentre si stava spostando verso la Basilica superiore di Assisi, ha accarezzato e baciato diversi neonati. E dopo aver visitato la Basilica, Bergoglio ha pregato sulla tomba di San Francesco. Momento particolarmente intenso è stato quello che ha portato il Papa nella cripta del Santo patrono d’Italia nella Basilica di Assisi. Bergoglio, accompagnato dai frati dei quattro ordini francescani, ha portato tre rose bianche sulla tomba di San Francesco. Quindi si è inginocchiato davanti alla tomba per un momento di preghiera. LA MESSA C’era il presidente del Consiglio Enrico Letta ad attendere Papa Francesco all’arrivo davanti la Basilica superiore. Dopo aver salutato i tanti fedeli presenti in piazza, il Pontefice ha parlato a lungo con il presidente del Consiglio. Una chiacchierata amichevole in cui entrambi, a più riprese, hanno sorriso. Bergoglio, presiedendo la celebrazione eucaristica nella piazza antistante la Basilica, ha ricordato come Francesco, “figlio di un ricco commerciante di Assisi” abbia deciso di spogliarsi di tutto incontrando Gesù. Il Papa ha invocato il Poverello di Assisi: “Insegnaci ad essere strumenti di pace”. Poi ha scelto di sedere a tavola con i poveri della Caritas di Santa Maria degli Angeli. Subito dopo pranzo, si è recato all’eremo delle Carceri per una visita privata e poi alla cattedrale di San Rufino. ”Tutti possiamo migliorare”. La cosa più importante è “camminare insieme, collaborando, aiutandosi a vicenda; chiedersi scusa, riconoscere i propri sbagli e chiedere perdono”, ha detto rivolgendosi al clero e ai membri dei consigli pastorali della diocesi umbra. Incontrando le Clarisse nella Basilica di Santa Chiara, Papa Francesco ha poi esortato le suore a essere esperte di umanità, non troppo spirituali ma con una “santità umana” perché il monastero non deve essere vissuto come “un purgatorio”. Foto: Emiliano GRILLOTTI © Assisi