La camera sindacale provinciale Uil di Rieti esprime la propria contrarietà alla chiusura della caserma dei Carabinieri di Ascrea, comune storico della vallata. “La nostra associazione – scrive il segretario Alberto Paolucci – così come la grandissima maggioranza dei cittadini di Ascrea, Castel di Tora, Paganico Sabino, Colle di Tora è fortemente contrariata dal tentativo messo in atto da settori del Governo di chiudere il presidio dei Carabinieri di Ascrea, totalmente inaccettabile per alcune motivazioni”, che pubblichiamo di seguito.
– La sicurezza pubblica deve essere garantita – come diritto essenziale – agli stessi livelli e nelle stesse condizioni in tutto il territorio italiano, costituendo essa un diritto fondamentale di ciascun cittadino, senza alcuna distinzione;
– vivere in un piccolo comune non può essere una condizione discriminante del livello di vita di chi decide di continuare a vivere in questi borghi;
– la salvaguardia e la tutela dei servizi pubblici essenziali nei Piccoli Comuni costituiscono le condizioni primarie per la sopravvivenza dei comuni di minore dimensione demografica che costituiscono il 70% dei Comuni italiani, sopravvivenza che da anni viene posta tra gli obiettivi fondamentali del legislatore nazionale;
– il futuro dei Piccoli Comuni non può essere cancellato sulla base di analisi meramente numeriche;
– la particolare posizione geografica della Valle del Turano , territorio, montano con una sola strada di accesso (strada provinciale turanense) rende estremamente difficoltosa la possibilità di raggiungerla in tempi brevi da parte dei Carabinieri delle caserme limitrofe nel caso in cui si verificassero reati di qualunque genere, di fatto vanificando il lavoro delle Forze dell’Ordine e non garantendo ai cittadini alcuna sicurezza;
– la suddetta posizione geografica renderebbe inoltre difficile anche l’arrivo del mezzo dei Carabinieri che potrebbe costituire una cosiddetta “Caserma Mobile”, soprattutto nei periodi invernali, a causa della presenza di neve e ghiaccio;
– la chiusura della Caserma nel nostro Comune, arroccato sulla montagna, farebbe diventare l’intera vallata un luogo “appetibile” per chi intende compiere dei reati, abbandonato a sé stesso, senza alcuna forma di controllo e di garanzia della sicurezza urbana;
– la chiusura della Caserma dei Carabinieri di Ascrea non comporterebbe rilevanti economie di spesa in quanto le sole economie conseguibili sarebbero quelle connesse con le spese del canone di affitto della struttura e delle relative utenze, che ammontano a circa 15.000 € annue, cifra sicuramente di entità modesta;
Non è concepibile diminuire i livelli di sicurezza dei cittadini perche ciò vorrebbe dire diminuirne i diritti e le libertà degli stessi. In periodi di crisi sono altri gli sprechi da tagliare, quali le scorte, le auto blu, gli incarichi e nomine inutili nei vari enti pubblici. Chiediamo al Prefetto di Rieti e al Ministero dell’Interno di attivarsi in tal senso, in quanto la Provincia di Rieti ha già grossi problemi di sicurezza pubblica ed è notoriamente interessata da fenomeni di radicamento della criminalità organizzata. L’organizzazione sindacale rimarrà a sostegno della popolazione, per qualsiasi iniziativa a favore di questa tesi. Foto: RietiLife ©