Chicco Costini sceglie la via della politica nazionale e presenta a Rieti il movimento Prima l’Italia, neonata creatura di Gianni Alemanno: “Non vogliamo fare un partitino di destra – annuncia Costini alla Sala dei Cordari – ma uno strumento che ponga un freno alla diaspora della destra. Questo ambiente deve ritrovare l’umiltà e superare le divisioni, riscoprendo il senso profondo delle proprie radici. Il movimento non dice no a Storace, o a La Russa. Sbaglia la Meloni quando mette un’asticella generazionale. Noi non abbiamo bisogno di mercenari o di gente che ha bisogno di apparire. Abbiamo bisogno di sergenti, di gente che si sacrifica, non di gente che va in televisione o che vuole un posto di lavoro, ma di persone che facciano politica tra la gente”. Costini, dinanzi ad una platea di militanti di Area ma anche di consiglieri comunali di minoranza (Festuccia, Sebastiani, Gherardi) snocciola alcune delle parole chiave del nuovo movimento: “La nostra guerra è la difesa dell’orgoglio nazionale, la sovranità, la rottura di dogmi tipo l’euro, che non è un obbligo dettato da Dio: senza l’euro non c’è l’inferno. In Inghilterra vivono benissimo”. Prima l’Italia, aggiunge Costini, “nasce dall’atto di umiltà di Gianni Alemanno, unico dei colonnelli di Alleanza Nazionale ad aver riconosciuto di aver sbagliato. Il nostro popolo ha accettato di ingoiare tanti bocconi amari, perché aveva la speranza che arrivando al governo si sarebbe riscattato. Così non è stato, se non per cinque anni di politiche agricole firmate da Alemanno e per l’istituzione della festa del 10 febbraio. Sarà una battaglia difficile, ma il coraggio non ci manca”. L’ex assessore comunale non dimentica la politica locale: “Quella di Petrangeli è un’amministrazione quasi comica – attacca – non ho mi visto un sindaco che manda tutti a casa ad inizio agosto e poi li riprende a settembre, con tanto di badante. È un’amministrazione ridicola che sta bloccando lo sviluppo. E vogliamo parlare di Degni? Sostiene che il pareggio di bilancio sia un valore e così facendo ha messo sul lastrico 300 famiglie. È indegno. Il valore è il benessere”. Da Costini anche un invito all’opposizione: “È necessario un colpo di reni. Bisogna proporre un modello alternativo, che possa rimettere in moto l’economia. Non bisogna avere paura di dire che la Rieti-Torano si deve fare. Serve per modernizzare la città. E anche l’alberghiero va fatto, non solo per i 4 milioni in arrivo dalla Regione, ma perché è una scuola che attrae giovani da tutta Italia. È importante pure che vada avanti il discorso dei piani integrati, ma non può esistere un Raggi che viene a Rieti e impone con arroganza le sue posizioni”. La ricetta, in breve, la prescrive Costini: “Serve un progetto che metta insieme la difesa del territorio e lo sviluppo”. (naz.orl) Nella foto, il presidente di Area Rieti, Vincenzo Silvi, Chicco Costini, e l’esponente di Area, Fabio Mazzetti. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©