Personale della Squadra Mobile ha arrestato un uomo, M.G., del 1980, responsabile del reato di atti persecutori nei confronti della sua ex compagna. La vicenda è iniziata a maggio di questo anno quando l’uomo, dopo una convivenza di alcuni anni con una giovane reatina di 27 anni, dalla quale aveva avuto anche un figlio, una volta terminata la loro relazione, ha iniziato una pressante attività persecutoria nei confronti della sua ex compagna, che è stata costretta a sporgere denuncia presso la Questura di Rieti. Gli investigatori hanno così intrapreso una dettagliata attività di indagine, accertando che l’uomo aveva tempestato di sms e chiamate la sua ex compagna e cercato più volte di incontrarla nei pressi del suo domicilio, venendo, in una circostanza, a contatto con alcuni suoi parenti con i quali aveva avuto anche una violenta lite. Inoltre, nel mese di agosto, l’uomo, spinto da un raptus di follia, si è recato presso l’abitazione della molestata e, con una tanica di benzina, ha incendiato la porta di ingresso della sua abitazione, sfiorando la tragedia, evitata grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco. Gli investigatori, hanno così segnalato gli atti persecutori dell’uomo all’Autorità Giudiziaria che, valutati gli elementi di prova raccolti dagli Agenti, ha emesso una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per il molestatore. Gli uomini della Squadra Mobile, nella giornata di ieri, hanno immediatamente rintracciato M.G. nel capoluogo reatino e, dopo avergli notificato l’ordinanza restrittiva della sua libertà, lo hanno accompagnato nella sua abitazione mettendolo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in regime di arresti domiciliari, in attesa del primo grado di giudizio. (da comunicato della Questura di Rieti) Foto: RietiLife ©