Giornata di fuoco per la vertenza Ritel. I lavoratori si sono ritrovati stamattina a palazzo d’Oltre Velino, sede della Provincia, insieme ai rappresentanti istituzionali locali (tra cui Melilli, Pastorelli, Refrigeri, Mitolo, Petrangeli e Pariboni) e ai sindacati (D’Antonio, Ricci, Camerini), e nel pomeriggio hanno incontrato la curatrice fallimentare. Sono giorni decisivi per i 190 lavoratori dello stabilimento reatino. Pare, ormai, sempre più vicino il dramma del licenziamento collettivo. Stamattina le istituzioni si sono impegnate a cercare una soluzione, seppur temporanea, con la concessione di alcuni mesi di cassa integrazione in deroga. Intanto non si muove ancora nulla dal fronte Finmeccanica, che si era impegnata ad avviare attività nello stabilimento reatino e che non ha mai mantenuto le promesse. Le istituzioni, nei giorni scorsi, hanno scritto al ministero dello Sviluppo Economico per sollecitare appunto il mantenimento degli impegni assunti da Finmeccanica (LEGGI). “Giornata piena quella di oggi – scrive Luigi D’Antonio, segretario provinciale di Fiom Cgil – Stamattina assemblea aperta con la partecipazione di tutte le istituzioni. Un clima che dire teso è poco, io lo definirei infuocato. La rabbia dei lavoratori, lo dico per l’ennesima volta, non deve trasformarsi in rassegnazione. Sono convinto, però, che non bisogna mai esagerare e dopo la rabbia bisogna tirare fuori sempre le proposte per trovare la soluzione. Nel pomeriggio l’incontro con la curatrice, con il presidio dei lavoratori, per discutere la procedura di licenziamento per tutti. Siamo usciti dalla riunione con la convinzione che possiamo ancora venirne fuori da questa situazione e con la consapevolezza, ancora una volta, che questa giornata di mobilitazione non sia stata inutile, anzi che abbia riacceso qualche speranza tra i lavoratori. E debbo dire che anche questo non era proprio scontato…” Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©