Un estremo tentativo di mantenere vivo lo Juventus Club di Rieti, è quello che i più affezionati tifosi zebrati stanno mettendo a punto per mantenere viva la passione del tifo juventino anche in città. L’obiettivo è vedere iscritti 100 tifosi, pronti a sostenere la Juve e soprattutto l’ambizione del Club ti tenere alto il vessillo bianconero anche a Rieti. LE PROBLEMATICHE “Sinora non sono stati molti i riscontri – fanno sapere dal club – aldilà della volontà di qualcuno di mantenere l’iscrizione per avere la tessera di tifoso doc. Dobbiamo anche aggiungere che, purtroppo, essendo un club piccolo e con poca partecipazione, riusciamo ad ottenere non più tre biglietti a partita”. Situazione difficile, quella dei supporter bianconeri reatini, che per una questione di numeri e di costi elevati non sono riusciti nemmeno a prendere in affitto un locale per garantire la visione delle partite. LA SOLUZIONE “Abbiamo deciso – fanno sapere dal sodalizio – di puntare al minimo sindacale cioè far iscrivere 100 persone. Un numero che garantirebbe la sopravvivenza del club, che inoltre si potrebbe fregiare dell’appellativo di Club doc, con relativo gagliardetto esposto al museo della Juventus”. Per fare ciò, chiunque è intenzionato a sostenere la causa dello Juventus Club di Rieti può dare la propria adesione entro domenica prossima. Se si raggiungerà un numero sufficiente, nei giorni immediatamente successivi le iscrizioni verranno ratificate. La quota (davvero accessibile, ndr) è di 25 euro, ripartita in 20 euro per l’affiliazione alla Juventus (tessera Doc 2013/2014 + gadget) e 5 euro per le spese amministrative (postali per spedizione moduli iscrizione e ricezione gadget, gestione conto corrente). I CONTATTI Chi vuole può comunicare la propria adesione alla mail [email protected], con un sms o una telefonata al 333/6918102 (risponde Alberto Casciani), contattando il 328/682655 (Simone), il 347/3818074 (Gianluca), 320/6138677 (Daniele), 347/2455081 (Emanuele), su Facebook all’indirizzo www.facebook.com/juventusclub.rieti. (Redazione) Foto (archivio): Emiliano GRILLOTTI ©