COSTINI: “PETRANGELI INCAPACE”. CASCIOLI: “IL PD CERCA GIÀ UN NUOVO SINDACO”

Prime reazioni del centrodestra al varo del Petrangeli-bis. Non vanno troppo per il sottile Chicco Costini e Sonia Cascioli. Di seguito, gli interventi integrali.

COSTINI
«Anche la Chiesa Cattolica, da sempre schierata in difesa della vita, ha da sempre condannato l’accanimento terapeutico, come una pratica innaturale e dannosa per la dignità del paziente. Il centrosinistra reatino, figlio evidentemente di una cultura materialistica e scientista, non ha dato ascolto agli insegnamenti del Papa, è ha prolungato artificiosamente la vita ad un Sindaco e ad una maggioranza, morti politicamente e mai nati amministrativamente. Ad uno sguardo superficiale potrebbe sembrare questa l’unica analisi della crisi agostana, conclusasi con quello che sembra un nulla di fatto, riconfermando i vecchi assessori più uno. In realtà una riflessione più profonda mette in evidenza molto altro. Primo viene sancita e certificata l’incapacità del sindaco Petrangeli, con la nomina dell’assessore Giuli quale tutore ed assistente di sostegno; si sapeva che in realtà l’attuale maggioranza era eterodiretta da alcuni sindaci ombra, tra parenti ed affini, oggi l’esistenza di questa “cupola” viene sancita, decretando di fatto l’esautorazione degli eletti. Secondo si è dimostrata concretamente la paura del PD di dover tornare alle urne, spaccato al suo interno, e non in condizione di poter esercitare il ruolo di forza di maggioranza relativa. La crisi iniziata con un documento politico chiaro, un vero de profundis del primo anno di amministrazione si chiude con un libro dei sogni, infarcito di belle idee, privo di concretezza, e con il rifiuto del terzo assessore al PD, sancendo di fatto la frattura interna pre congressuale. Terzo il “documento programmatico” presentato dal Sindaco dimostra in modo palese la totale assenza di idee e proposte dell’attuale maggioranza per il futuro: anche un osservatore poco attento non potrà non notare come programmi integrati per le aree ex industriali, Plus, contratto di quartiere siano il prodotto della vituperata giunta di centrodestra, ed oggi rivendicati, senza il quadro di insieme che li aveva preceduti, dagli attuali amministratori, capaci di acclamare perfino la famosa “sagra del peperoncino” che da consiglieri di opposizione avevano condannato e dileggiato, al punto di dare vita anche a gruppi ironici sui social network. Il quadro complessivo è quindi terrificante: un Sindaco messo sotto tutela, la prima forza politica di maggioranza inane, nessuna idea per la città, a fronte di un quadro devastante dell’economia cittadina, ad una comunità locale annichilita. Si darà ma il centrodestra non sta meglio! Forse è vero, anche se fa ben sperare l’azione ficcante e puntuale di alcuni giovani consiglieri e consigliere, emancipati dal corpaccione imbolsito del PDL-Forza Italia, spettatore afono della crisi. Certo nessuno può immaginare che la soluzione della crisi si possa trovare scegliendo il meno peggio, ma è necessario dare vita ad un progetto credibile, con donne ed uomini realmente interessati alla politica ed alla città. Anche perché il fallimento del giovane Petrangeli dovrebbe aver fatto capire a tutti che non è sufficiente essere giovani,nuovi e piacenti per essere buoni amministratori. E’ necessario avere cervello ed attributi, e questi non sono legati ne all’età ne all’aspetto fisico».

CASCIOLI

«Il fallimento della giunta Petrangeli, e non serve parlare di Petrangeli bis essendone praticamente la fotocopia adulterata, si palesa ulteriormente nella decisione di non presentare il frutto di questo aborto davanti le telecamere in una più volte preannunciata conferenza stampa nella quale sindaco e giunta avrebbero almeno potuto tentare di salvare la faccia. Si è preferito nascondere la testa sotto la sabbia immaginando di poter confondere lo squallore del teatrino che si è consumato sulla pelle dei cittadini di Rieti. Basta leggere la composizione della cosiddetta nuova giunta per capire che questa esperienza di governo volge al termine. Il PD, dopo aver tuonato contro gli assessori tecnici, rei di aver tradito lo spirito guida con il quale si sarebbe voluto amministrare, oggi li benedice nuovamente rifiutando pubblicamente una terza poltrona ma accaparrandosi nel contempo maggiori deleghe. Un gioco delle parti che ancora una volta espone il sindaco Petrangeli, vittima di se stesso, al pubblico ludibrio avendo deciso di aumentare il numero delle poltrone, disconoscendo le “questioni di stile” di Degniana memoria, e nominando un membro di giunta targato CGIL/SEL. Per il PD sarà un gioco da ragazzi scaricare questo frutto acerbo dell’illusione e riproporsi con una ipotetica, rinnovata verginità, tentando di far dimenticare il fallimento totale degli assessori politici Pariboni (politiche del lavoro, attività produttive e carisma da vice sindaco non pervenuti) e Mezzetti (città e frazioni in completo stato di degrado e abbandono e affidamenti di servizi a dir poco equivoci) e l’accondiscendenza di quasi tutta la pattuglia dei suoi consiglieri comunali alla totalità dei provvedimenti che hanno determinato un evidente regresso in tutti gli ambiti della vita cittadina. Per amor di patria non entro nel merito del farneticante ed offensivo documento allegato allo scarno comunicato stampa dal titolo “sintesi programmatica”, concedendomi solo il tempo per dire che si ripropone in sintesi il libro dei sogni di 16 mesi fa. Una sorta di bignami di quello che hanno fatto credere di voler fare! Senza vergogna, senza pudore alcuno, immaginando di trattare questa città come un contenitore senza anima all’interno del quale mescolare tutta la propria insipienza! Caro Petrangeli, prova a vivere il tuo giorno da leone e decidi tu oggi ciò che domani, trovato l’accordo sul loro candidato sindaco, decideranno le enne correnti del PD. Forse potresti ancora salvare un po’ di dignità».

Foto: RietiLife ©

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