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Il primo trofeo della stagione che deve iniziare o l’ultimo di quella appena finita, intendetelo come volete. Rimane il fatto che ad incidere il proprio nome sotto la Supercoppa italiana 2013 c’ha pensato la Juventus, campione d’Italia in carica. A farne le spese la Lazio di Petkovic, che incassa ben quattro reti dai bianconeri e vede sfumare la possibilità di realizzare un’importante doppietta, dopo la Coppa Italia vinta il 26 maggio scorso ai danni delle Roma. Teatro della goleada bianconera un Olimpico affollato da 55mila tifosi (di più i laziali). La Juve sblocca il match al 23’ del primo tempo: è il gioiellino Paul Pogba – da poco subentrato a Marchisio, infortunato – a far esultare i tanti juventini allo stadio e davanti alla tv, grazie ad una girata in area che spiazza Marchetti. Poco dopo una risposta biancoceleste la pronuncia Radu, a cui controbatte Buffon, bravissimo nel mandare in alto il tiro del rumeno, diretto sotto all’incrocio. Il primo tempo scivola via così, coi laziali che potrebbero riaprire la partita e la Juventus caricata dalla rete del talentino classe 1993. Ma tra il 7’ e l’11’ del secondo tempo per la Lazio è davvero finita: prima Chiellini (7’st), poi Lichtsteiner (9’st) ed infine Tevez (11’st), plasmano il poker definitivo che fa esultare Conte e la Juve. “Alla vigilia ero sereno perché conosco i miei uomini – ha detto il tecnico bianconero – queste sono partite secche, dove non c’è domani: conta vincere e scrivere la storia. Abbiamo vinto in maniera meritata”. “Dobbiamo riconoscere gli errori e discutere guardandoci in faccia – ha ribattuto Petkovic – il nostro cammino inizia oggi, dobbiamo reagire e rimetterci in carreggiata. Purtroppo in questa gara abbiamo mollato dopo il secondo gol, siamo stati ingenui”. Passata la Supercoppa, sarà tempo di campionato: la Juve debutterà contro la Sampdoria (sabato alle 20.45), la Lazio ospiterà l’Udinese (domenica alle 20.45). (Ch. Di.) Foto: Emiliano GRILLOTTI © Roma
