Il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato e i ricercatori dell’Università della Tuscia di Viterbo stanno operando in questi giorni l’attività di “Wolf Howling” sul comprensorio del Monte Terminillo. Dopo il rilascio della lupa Carlina continua la collaborazione tra i ricercatori della Tuscia e il Corpo Forestale dello Stato di Rieti finalizzata alla tutela della fauna selvatica e, in particolare, del lupo. In questa ottica si inserisce il “Wolf Howling” tecnica usata per cercare di stimare la popolazione di lupi attraverso i richiami. GLI ULULATI I lupi appartenenti ad uno stesso branco, “comunicano” tra di loro attraverso l’ululato, stesso dicasi di quelli appartenenti a branchi diversi che si lanciano ululati di richiamo. “Non lasciamoci però ingannare, la sensibilità dell’orecchio del lupo è molto più elevata di quella dell’uomo, potrebbe quindi accadere che noi non sentiamo il richiamo se ci troviamo lontano dall’esemplare che lo ha emesso, ciò non toglie che un altro lupo lo recepisca”, spiega la Forestale. L’attività di “Wolf Howling” è posta in essere attraverso l’utilizzo di una strumentazione appositamente realizzata, costituita da un sorta di megafono ed una base registrata di ululati. LA RILEVAZIONE Gli ululati registrati, vengono “lanciati” con una cadenza regolare, poi si attende la risposta, che può essere di un singolo individuo o di un intero branco. Ma non sempre, dopo aver lanciato il richiamo, si ottiene come risposta un ululato. Sono infatti molteplici le varianti che possono entrare in gioco. Per gli appartenenti al Corpo Forestale dello Stato questa diventa un’occasione anche per svolgere altre attività, quali il controllo del territorio in orari notturni, quando ad aggirarsi tra i monti potrebbero non essere i lupi o altri esemplari di fauna selvatica, ma altri “personaggi” magari animati da intenzioni diverse. La presenza di pattuglie che operano durante la notte ha effetti positivi anche nei confronti dei cittadini che in questo periodo si recano in montagna per sfuggire alla calura estiva e che magari dimorano nei camper oppure si attardano rapiti dal cielo stellato e dai silenzi della notte. Foto: CFS ©