“La proposta del dipartimento dei Vigili del Fuoco di revisione del dispositivo nazionale di soccorso tecnico urgente, se attuata, avrà gravi e negative ripercussioni sulla sicurezza dei cittadini, come anche sulla sicurezza degli stessi vigili del fuoco, senza peraltro riuscire a cogliere nessun obiettivo di vera razionalizzazione nell’impiego delle risorse disponibili”. È la contestazione che il sindacato dei Vigili del fuoco Conapo, muove alla proposta del Ministero dell’Interno che “comporterà la chiusura di notte di alcune sedi dei Vigili del fuoco in determinate aree del paese secondo criteri statistici e ragionieristici, e di ridurre il numero degli uomini impiegati nelle squadre di soccorso, a causa dei tagli alle assunzioni che nel 2016 porteranno il corpo al collasso. “Solo chi è lontano mille anni luce dalla realtà del soccorso può scrivere una simile assurdità che trasuda di totale incompetenza tecnico operativa”, è quanto afferma Andrea Faraglia segretario provinciale Conapo, sindacato autonomo dei Vigili del fuoco, che continua: “Per ovviare alla mancanza di risorse e ai tagli alle assunzioni nei Vigili del Fuoco, il Ministero dell’Interno ha pensato di risolvere la faccenda con la chiusura notturna di alcune sedi (a forte rischio la sede mista di Posta) e la riduzione del numero di uomini da impegnare nei soccorsi”. Sulla questione è sceso in campo il leader nazionale del sindacato Conapo, Antonio Brizzi: “Cosa sarebbe successo a Viareggio se nell’incidente ferroviario del 2009 vi fosse stato il personale ridotto a causa dei tagli, oppure assente perché impegnato di notte in un intervento a 50 km di distanza a causa del fatto che, secondo il dipartimento dei Vigili del fuoco, in quel posto di notte si chiude? Il mancato tempestivo intervento dei primi Vigili del fuoco che hanno, a rischio della vita, raffreddato le cisterne ed impedito che l’incendio coinvolgesse anche le altre 13 cisterne di gpl, avrebbe determinato la sparizione dell’intera Viareggio e dei suoi abitanti. Si valuti che solo questo intervento ha evitato una maggiore tragedia di proporzioni immani e pagato gli stipendi di tutti i Vigili del fuoco d’Italia per i prossimi cento anni”. “Una proposta ritenuta inaccettabile – riprende Faraglia – possibile che al Ministero dell’Interno non ricordino a che ora sono avvenuti i terremoti dell’Abruzzo e dell’Emilia Romagna e il naufragio della Costa Concordia? È sconcertante apprendere che queste proposte arrivano proprio dal dipartimento dei Vigili del Fuoco, incapace di replicare alla politica dei tagli alle assunzioni. Le attuali due sedi dei vigili del fuoco di Rieti devono continuare a garantire soccorso alla popolazione 24 ore su 24, chi fa queste proposte non capisce nulla di soccorso ai cittadini”. Ed il segretario Faraglia lancia un nuovo appello ai politici della provincia reatina: “Non state con le mani in mano su questo importante problema, fate sentire la vostra voce chiedendo l’apertura del distaccamento permanente di Poggio Mirteto ed occupandovi dei volontari precari in cerca di occupazione. Rimanere nel silenzio vuol dire essere responsabili del collasso dei Vigili del fuoco”. Il Conapo Rieti, nelle persona del segretario provinciale Andrea Faraglia ed il componente di segreteria Danilo Valloni, saranno nella giornata di oggi, assieme alla segreteria generale presso il Viminale, ricevuti dal sottosegretario con delega ai Vigili del fuoco, l’onorevole Bocci, a cui chiederanno conto del “perché di un decreto sulla sede di Poggio Mirteto, mista anzichè permanente”. Non nuova la posizione del Conapo sull’argomento: volontariato retribuito uguale precariato e scarsa professionalità, a fronte di una spesa maggiore delle assunzioni in pianta stabile. Foto (archivio) RietiLife ©