CAMERA DI COMMERCIO, SALDO POSITIVO TRA APERTURA E CHIUSURA DI IMPRESE MA CRESCITA IN CALO

Anche in provincia di Rieti il sistema delle imprese avanza, ma con il fiato corto. Se infatti nel secondo trimestre 2013, il saldo tra aperture e chiusure fa segnare un bilancio positivo di 60 imprese in più portando il totale delle imprese reatine al valore di 15.141, il saldo di crescita si riduce dal +0,77% del secondo trimestre 2012 al +0,40% del secondo trimestre di quest’anno. Questo è quanto emerge, per quanto riguarda i dati del Registro Imprese della Camera di Commercio di Rieti, dai dati di Movimprese, la rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità delle imprese condotta da InfoCamere, diffusi oggi da Unioncamere. A livello nazionale, il saldo rilevato tra aperture e chiusure di imprese è pari a +26.084 e rappresenta il risultato meno brillante nella serie degli ultimi dieci anni di rilevazioni relative al periodo aprile-giugno. A determinarlo, hanno concorso il basso numero di iscrizioni (100.448, il secondo peggior risultato del decennio) e l’elevato livello di cessazioni (74.364, il terzo valore più elevato della serie dei secondi trimestri). A livello complessivo – al netto dell’agricoltura che ha chiuso il trimestre con 5.195 unità in meno – tutti i settori evidenziano un saldo positivo tra aperture e chiusure. In questo scenario, però, a certificare la persistente durezza della crisi restano i dati dei fallimenti e il bilancio anagrafico del comparto artigiano, rimasto fermo a tre mesi fa. Per le crisi d’impresa, il dato relativo ai primi sei mesi del 2013 certifica un aumento del 5,9% delle aperture di procedure fallimentari, corrispondenti a 6.456 imprese che hanno portato i libri in tribunale (nello stesso periodo del 2012 questa sorte era toccata a 6.095 aziende). Sul fronte artigiano, per la prima volta in dieci anni si registra un sostanziale stallo (-113 imprese) tra aperture e chiusure. Frutto soprattutto della forte riduzione di iscrizioni di nuove imprese (4.835 unità in meno, pari ad una riduzione del 16% nel numero di aperture rispetto a quelle registrate nello stesso periodo del 2012). A fronte di questa caduta di vitalità, la lieve contrazione delle chiusure (849 in meno nel confronto con il secondo trimestre dell’anno scorso) non è stata sufficiente a mantenere il saldo in territorio positivo. A incidere maggiormente sullo stallo del comparto artigiano sono stati i bilanci negativi delle costruzioni (-828 imprese), dei trasporti e magazzinaggio (-568) e delle attività manifatturiere (-506). Foto: (archivio) RietiLife © 16 Luglio 2013

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