“Con la presente si desidera sensibilizzare la Sua attenzione, al fine di segnalare e denunciare come da diverso tempo i viaggiatori, firmatari e non di questo documento, lamentano disservizi di vario genere durante gli spostamenti nella provincia di Rieti e in specie sulla tratta Rieti-Roma affidati dalla Regione Lazio alla CO.TRA.L. S.p.a., azienda il cui unico azionista, a partire dal gennaio 2013, risulta essere la stessa Regione Lazio”. Comincia così la lunga lettera inviata dal Comitato dei Pendolari Reatini al governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, e agli assessori Michele Civita e Fabio Refrigeri. “I disservizi quotidiani che ostacolano il diritto al lavoro, allo studio ed alla mobilità degli utenti dell’unico mezzo di trasporto pubblico regionale diretto che collega la provincia di Rieti al suo Capoluogo e la città di Rieti alla Capitale, riguardano non solo i ritardi e la soppressione continua della corse, ma anche la sicurezza dell’utente, messa a dura prova sia dal frequentissimo sovraffollamento delle vetture, spesso oltre la capienza massima di omologazione, sia dalle condizioni igienico-sanitarie dei mezzi messi a disposizione dalla società”. Di seguito il testo integrale della lettera, firmata dal presidente del Comitato, Mauro Scopel, dalla vicepresidente Maria Carmela Silipo e dai membri del direttivo Riccardo Catelli, Fabio Mareri, Mara Sciarretta, Cristina Zucco e Augusto Raimondi, che annunciano di voler arrivare in sede europea per una procedura di infrazione nei confronti dei responsabili del trasporto pubblico regionale presso i Giudici di Strasburgo per la violazione della Costituzione e della Carta dei diritti dell’uomo.
Le vetture non vengono regolarmente pulite e igienizzate dalla società concessionaria, lasciando i propri utenti costretti all’utilizzo degli già scarsi mezzi messi a disposizione per raggiungere il luogo di studio o di lavoro, in condizioni igienico-sanitarie definibili deprecabili e precarie. In più occasioni, infatti, è stata rilevata, documentata e segnalata dalla clientela alla CO.TRA.L. S.p.a., la presenza all’interno delle vetture di sporcizia di vario tipo e la presenza di insetti e parassiti dannosi per la vita umana tanto che risulta depositato presso gli organi competenti un fascicolo relativo all’ispezione effettuata dalla A.S.L./U.I.S.P. di Rieti dietro esposto presentato dal Comitato Pendolari Reatini.
Si sottolinea che l’art. 32 della Costituzione Italiana, nel sancire la tutela della salute come ”diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”, di fatto obbliga lo Stato a promuovere ogni opportuna iniziativa e ad adottare precisi comportamenti finalizzati alla migliore tutela possibile della salute in quanto il mantenimento di uno stato di completo benessere psico-fisico e sociale costituisce un diritto fondamentale del singolo e della collettività. La lesione dei diritti fondamentali, come già accennato, non si palesa esclusivamente nella violazione dell’art. 32 della Costituzione, ma anche nella violazione dei diritti allo studio ed al lavoro degli utenti, costretti ad utilizzare l’unico servizio diretto di trasporto regionale. Infatti, non meno rilevante è il mancato rispetto delle tabelle di esercizio da parte della CO.TRA.L. S.p.a., regolate dal contratto di servizio in essere con il suo unico azionista. Risultano essere numerose le soppressioni giornaliere delle corse nella Provincia di Rieti e dei collegamenti con la Capitale, soprattutto nelle fasce di maggior affluenza, impedendo di fatto all’utente di poter raggiungere il proprio luogo di studio o di lavoro.
L’incertezza così generata, crea nella collettività malessere e stress, aggravata dalla difficoltà di dover rendere conto al proprio datore di lavoro o all’istituto scolastico dei continui ritardi non imputabili a proprie mancanze, ma esclusivamente dall’impotenza dell’utente di fronte alle inadempienze contrattuali e gestionali della società concessionaria del servizio di trasporto pubblico della Regione Lazio. Inadempienze che ledono i diritti, Costituzionalmente garantiti, allo studio ed al lavoro così come tutelati dagli artt. 4 e 33 della Costituzione della Repubblica, fondamento dello Stato Italiano ed irrinunciabile diritto della sua Collettività. Ad oggi si manifesta un totale immobilismo delle istituzioni di fronte alla problematiche già più volte esposte e segnalate, ed un’incapacità della Regione Lazio e della società Concessionaria di intervenire con delle manovre correttive, ovvero la razionalizzazione della rete dei collegamenti, con interventi a basso costo, che può ridurre drasticamente l’accesso alla città di Roma e la mobilità nella Provincia di Rieti, come opportunamente evidenziato al punto 6.3.2 del documento programmatico della nuova Giunta Regionale.
Il Comitato dei Pendolari Reatini, pertanto, è pronto, grazie alla documentazione raccolta nel primo semestre del 2013, ad introdurre una procedura di infrazione nei confronti dei responsabili del trasporto pubblico regionale presso i Giudici di Strasburgo, al fine di ovviare con le proprie forze all’anti-Costituzionalità ed alle violazioni della Carta dei Diritti Fondamentali Dell’Uomo e dell’Unione Europea, dovute al comportamento reiterato dalla Società Concessionaria del Servizio di Trasporto Pubblico Regionale e dal suo unico azionista. Foto: RietiLife © 27 Giugno 2013