Botta e risposta tra la consigliera comunale di minoranza Sonia Cascioli e l’assessore al Bilancio del Comune di Rieti, Marcello Degni, sugli aumenti della Tosap, la tassa per l’occupazione degli spazi in aree pubbliche, duramente contestata ieri dai commercianti. Alle accuse della Cascioli (“predicate la rivitalizzazione del centro storico e poi razzolate male aumentando la Tosap del 180%), ha risposto Degni, sostenendo che l’innalzamento delle tariffe è obbligatorio per evitare il dissesto dell’ente. Di seguito il botta e risposta.
CASCIOLI
È a dir poco incredibile come ancora una volta la giunta Petrangeli, con il colpevole assenso di un Consiglio comunale per buona parte distratto, riesca a predicare la rivitalizzazione del centro storico, l’adozione di provvedimenti finalizzati a sostenere l’offerta commerciale e poi, finiti gli slogan, continui a razzolare talmente male da aumentare del 180% circa (passando da 1,04 €/mq a 2,89 €/mq) la tassa per l’occupazione temporanea del suolo pubblico. E così, tanto per fare un caso concreto, un bar che l’anno scorso aumentava la superficie di vendita per 120 giorni spendendo 800 € circa, oggi si è visto recapitare un cartella di ben 1.400 € per la stessa superficie ma per soli 75 giorni. Questo è solo uno dei risultati di questa Giunta che, arroccata nelle proprie stanze, evita sistematicamente ogni confronto sugli appositi tavoli delle commissioni consiliari dove, aldilà delle formule di risanamento adottate, si possono discutere i margini delle agevolazioni da applicare a determinate categorie. Queste sono le scelte di cui questa politica si deve assumere piena responsabilità. Assumere il nono dirigente su una dotazione organica di otto oppure prevedere agevolazioni per particolari categorie; continuare a spendere soldi pubblici per contratti intuitu personae (consulenze legali, book fotografici, profilo facebook e quant’altro) ovvero sostenere concretamente le imprese commerciali del centro storico. Non è più tollerabile che questa amministrazione da un lato si nasconda dietro l’alibi delle difficoltà di bilancio per tartassare tutte le categorie sociali e produttive di questa città, facendo l’esatto opposto di quanto predicato in campagna elettorale e dall’altro, invece, trovi tutti i margini economici per finanziare i numerosi, grassi contratti di collaborazione e di consulenze varie del tutto inutili se non per gli stessi beneficiari. È ora che chi ci governa si prenda le responsabilità delle scelte che sta mettendo in campo senza se e senza ma.
DEGNI
“Il Comune è tuttora esposto al pericolo di dissesto finanziario, tanto che siamo stati costretti a ricorrere alla procedura prevista dal decreto legge n. 174/2012 rivolto agli Enti con gravi squilibri strutturali di bilancio in grado di provocare il dissesto. Opportunità, come abbiamo più volte ribadito, che prevede l’istituzione di un apposito fondo di rotazione per la concessione di anticipazioni agli enti locali in condizioni di squilibrio finanziario. L’aumento al massimo di legge di tasse e tariffe, è una strada obbligatoria, indispensabile per risalire la china verso il risanamento dell’Ente. Lo Stato aiuta il Comune ad evitare il fallimento (il dissesto negli enti pubblici equivale al fallimento), stanziando dei fondi, ma in cambio pretende una politica rigorosa di bilancio che passa, purtroppo, anche per gli aumenti delle tariffe. Tuttavia, nonostante le difficoltà finanziarie che stiamo incontrando e i sacrifici dovuti al risanamento, siamo riusciti a prevedere molte agevolazioni tributarie (vedi IMU e TARES) per i soggetti in condizioni di disagio economico, ma anche per le attività commerciali, artigianali, industriali e agricole. Anche per quanto riguarda la TOSAP temporanea abbiamo previsto, con una modifica regolamentare, una riduzione del 60% per tutte le attività svolte all’interno della ZTL. Per quest’anno era il massimo che potevamo fare”.
Foto (composizione): Emiliano GRILLOTTI © 26 Giugno 2013