Personale della Squadra Mobile ha arrestato i reatini M.S., del 1992, M.F., del 1989 e T.E., del 1994, responsabili, in concorso, di furto aggravato. Nella serata di sabato, infatti, gli investigatori della Squadra Mobile, al termine di una particolareggiata indagine volta a smascherare gli autori di alcuni furti di gasolio, e dopo una lunga serie di appostamenti e pedinamenti, hanno individuato una autovettura con a bordo due uomini ed una donna. Dopo averla seguita fino ad una cava, sita in località Vazia, gli investigatori hanno avuto le conferme della loro attività investigativa, accertando che le tre persone, dopo aver forzato il tappo del serbatoio di una autobotte ivi parcheggiata, hanno asportato il gasolio contenuto nel serbatoio, riempiendo alcune taniche. I tre, probabilmente accortisi della presenza degli investigatori, sono risaliti a bordo della loro autovettura lasciando in loco la refurtiva e si sono allontanati dal luogo del furto prima di essere, però, fermati da un’altra pattuglia della Squadra Mobile appostata per chiudere ogni via di fuga ai ladri. Durante la manovra di fermo, tuttavia, il conducente dell’autovettura ha cercato di investire uno degli Agenti e si è dato a precipitosa fuga, gettando dal finestrino il tappo del serbatoio che, poco prima, era stato forzato. Dopo un lungo inseguimento verso il quartiere di Campoloniano, gli investigatori sono riusciti a bloccare l’autovettura fermando i tre individui e tornando sul luogo del furto per chiarire quanto accaduto. Dopo aver recuperato il tappo abbandonato lungo la fuga, gli investigatori, grazie anche alla testimonianza di uno dei ladri che ha deciso di collaborare, hanno individuato nei pressi dell’autobotte, occultate nel letto di un torrente in secca, 6 taniche di plastica contenenti oltre 150 litri di gasolio, nonché alcuni pezzi di tubo utilizzati per l’aspirazione del carburante. Le perquisizioni domiciliari hanno permesso agli investigatori di rinvenire, all’interno del garage dell’abitazione di uno dei ladri, altri pezzi di tubo, identici a quelli utilizzati per commettere il furto. Pertanto, i tre individui, due dei quali gravati da numerosi pregiudizi di Polizia per reati contro il patrimonio commessi in passato e M.S. sottoposto anche alla misura della Sorveglianza Speciale, sono stati arrestati e condotti presso le rispettive abitazioni, in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, davanti alla quale dovranno rispondere del reato di furto aggravato. Foto: RietiLife © 17 Giugno 2013