Non si placano le polemiche relative al Consiglio comunale di martedì che ha approvato il bilancio di previsione 2013. Oggi la consigliera di minoranza Cascioli risponde al quanto affermato ieri dal coordinamento del Partito democratico (LEGGI), che aveva criticato l’atteggiamento della minoranza, uscita dall’aula. E Alessandro Fiorenza, il capogruppo Pd chiamto in causa dalla Cascioli, risponde per le rime, non mancando di fare allusioni su un possibile ghostwriter dei numerosi interventi della Cascioli.
CASCIOLI
Qualcuno dovrebbe spiegare al Sindaco Petrangeli che la campagna elettorale è finita e che non è più possibile tentare di raggirare i cittadini con slogan ben confezionati ma distanti dalla realtà. Anche perché questo modo di fare, che non gli fa certo onore, evidentemente condiziona anche il giovane capogruppo del PD che, privo di alcuna forma di autocritica, punta il dito contro la minoranza che sarebbe uscita dall’aula “di fronte alle proprie responsabilità, palesando nervosismo ed esimendosi dal ruolo di opposizione costruttiva a cui i cittadini l’hanno chiamata”. Ma caro Fiorenza, quando la Massimi (PD) ha fatto il suo intervento richiamando la Giunta al rispetto del ruolo del Consiglio comunale, dormivi?
Quando il consigliere Quattrini (PD) ha sottoscritto la denuncia della Massimi, dormivi? Quando il consigliere Barbante (PD) ha manifestato apertamente il proprio dissenso fino ad astenersi dal voto per diversi provvedimenti, dormivi? Quando il presidente della commissione bilancio ha dichiarato, in nome e per conto di ben 3 gruppi consiliari di maggioranza, di astenersi dal voto pur rimanendo in aula per non far mancare il numero legale, dormivi? Comprendo che quando il cattivo maestro si lascia andare al canto della vittoria invece di fare un’analisi politica seria sulle fibrillazioni evidenti di una maggioranza che, rimasta sola in aula, ha dovuto goffamente sospendere il consiglio priva dei numeri per sopravvivere, non si può che assistere a tali compassionevoli ragionamenti. Ma la città è ben sveglia e prima o poi ai cittadini dovrete rispondere delle assunzioni illegittime fatte nel 2012, perché di fronte alle autorità competenti non potrete continuare a mistificare i numeri come fatto sinora. E dovrete anche rispondere di tutti quegli affidamenti intuitu personae che stanno caratterizzando la vostra quotidianità e per i quali avete sottratto risorse importanti che ben potevano essere spese diversamente. “L’etica della responsabilità e la tutela dell’interesse collettivo”, caro Sindaco, vanno perseguite sempre e non solo a parole nel confezionare un bel comunicato stampa. Perché non rispondi sugli stipendi che il Comune sta pagando a nove dirigenti a fronte di una pianta organica di otto? Perché non racconti la verità di una giunta fallimentare i cui effetti per la città sono sotto gli occhi di tutti? O pensi di nascondere tanta polvere sotto il tappeto raccontando che grazie al vostro buon governo si sta immettendo nel tessuto sociale una quantità importante di denaro senza però evidenziare che avete solo acceso un mutuo che costerà alle nuove generazioni trent’anni di interessi?
La politica seria, fa quello che ha fatto il gruppo consiliare Alleanza per Rieti che ha licenziato un comunicato intellettualmente onesto e che rappresenta la realtà per quella che è. Complimenti sinceri a chi, evidentemente, ha deciso di non svendere la propria rappresentanza politica mettendo all’ammasso la propria indipendenza. Sindaco Petrangeli, siate seri!
FIORENZA
Come da consolidata tradizione, giovedì è la giornata degli gnocchi, venerdì il giorno del comunicato stampa di Sonia Cascioli (o del suo ghostwriter). Generalmente, data la frenesia declamatoria del consigliere d’opposizione, che s’accompagna ad una sconfortante pochezza politica inversamente proporzionale alla bramosia del consigliere di strappare un titoletto sui quotidiani, evito di risponderle. Stavolta, però, essendo chiamato in prima persona, non posso esimermi. Cascioli (o il suo ghostwriter) mi accusa di essere “privo di qualsiasi forma di autocritica” (e da che pulpito…), per un comunicato in cui si stigmatizza il comportamento dell’opposizione, che nel corso dell’ultima assise comunale ha preferito abbandonare l’aula invece che assumersi le proprie responsabilità di fronte alla cittadinanza. “Ma caro Fiorenza” scrive il consigliere (o il suo ghostwriter) con la consueta gradevolezza di stile che la contraddistingue, “quando la Massimi (PD) ha fatto il suo intervento richiamando la Giunta al rispetto del ruolo del Consiglio comunale, dormivi? Quando il consigliere Quattrini (PD) ha sottoscritto la denuncia della Massimi, dormivi? Quando il consigliere Barbante (PD) ha manifestato apertamente il proprio dissenso fino ad astenersi dal voto per diversi provvedimenti, dormivi? Quando il presidente della commissione bilancio ha dichiarato, in nome e per conto di ben 3 gruppi consiliari di maggioranza, di astenersi dal voto pur rimanendo in aula per non far mancare il numero legale, dormivi?”
Un attacco, questo, che merita un paio di precisazioni.
1 – Le parole di critica all’opposizione – che condivido e sottoscrivo – non sono state redatte da me, ma sono contenute in un documento approvato all’unanimità dal coordinamento comunale del Pd (come dire, nel caso, a dormire, eravamo in tanti). Se esprimere una propria opinione stimola in lei (o nel suo ghostwriter) risposte che non entrano nel merito, ma si limitano all’attacco personale, mi permetta di sottolineare quanto questo dia la misura di una sua scarsa attitudine al confronto politico.
2- Strumentalizzare le parole di consiglieri del gruppo PD, per rivolgerle contro di me, è un trucchetto dialettico tanto mediocre quanto inutile. Premesso infatti che, vivaddio, nel mio partito c’è libertà di dissentire, le parole pronunciate in aula da Massimi e Quattrini non sono affatto un sostegno alla scelta dell’opposizione di lasciare i lavori del consiglio. Da consiglieri dotati, loro, di onestà intellettuale, non nascondono i problemi, che ci sono, sotto il tappeto, ma li palesano, sottolineando però anche come le scelte di politica economica di questa amministrazione siano il risultato delle pesanti responsabilità di chi ora siede all’opposizione. Cara Cascioli (o caro ghostwriter), insomma, io non dormivo, ma lei, di sicuro, non c’era.
3- Non essendo presente ai lavori del consiglio, poi, Cascioli non sa che il consigliere Barbante si è astenuta su alcune delibere per manifestare il proprio disagio dovuto al fatto di non conoscere appieno gli argomenti in discussione, mandando così un legittimo segnale alla giunta. Una cosa che è un filino diversa dal “dissentire” dal merito dei provvedimenti. Ma, si sa, Cascioli (o il suo ghostwriter) sono campioni del mondo di strumentalizzazione.
4 – In merito alla scelta dei quattro dissidenti, serve davvero sottolineare che c’è un evidente divergenza di opinione tra me e loro? No, non serve.
Evitare attacchi personali, e incentrare lo scontro politico, anche duro, sul merito delle questioni, è una buona regola cui non si dovrebbe derogare. Il resto, è chiacchiericcio inutile, che al limite interessa noi addetti ai lavori, ma di certo non i cittadini.
Foto: RietiLife © 14 Giugno 2013