Il Comitato Pendolari Reatini continua la sua lotta per un servizio migliore, ma tra le piccole soddisfazioni conquistate anche grazie ad un monitoraggo costante del trasporto targato Cotral (e non solo), deve affrontare anche grosse delusioni, come il doppio rinvio del confronto in Regione. Una richiesta di “rispetto” da parte delle istituzioni è quella che giunge dal combattivo raggruppamento di pendolari il quale, inoltre, in una lunga nota chiede un intervento delle forze dell’ordine per il controllo della condizione quotidiana: spesso le corse sono molto affollate, generando situazioni tese e pericolose. Di seguito la nota del Comitato Pendolari Reatini.
«Non siamo ancora soddisfatti! Questo Comitato non ha esultato alla notizia della prossima realizzazione del mega-deposito Cotral e non può accontentarsi ora della notizia relativa al fascicolo riguardante la visita ispettiva dell’Ufficio d’igiene della Asl di Rieti nei depositi Cotral, di cui ancora non si conoscono i contenuti, che sembrerebbe essere stato depositato sul tavolo della Prefettura di Rieti nei giorni scorsi. Possiamo solo affermare, alla luce di tutto ciò, che lamentele e denunce fino ad oggi avevano un solido fondamento. A prescindere da quel che sarà il contenuto del verbale Asl, siamo curiosi di verificare quanto ancora durerà il silenzio disarmante del Prefetto Chiara Marolla, sulla vicenda Cotral. Dovrà e potrà pronunciarsi, finalmente, anche sull’esposto inviato da questo Comitato circa 6 mesi fa e per il quale siamo ancora in attesa di una cortese risposta, fornendo finalmente il suo contributo alla vicenda. Magari questo prezioso contributo potrà essere reso pubblico in tempo utile affinché i rappresentanti del Comitato Pendolari Reatini, insieme agli altri comitati di rappresentanza dei pendolari, possano presentarlo come ulteriore elemento di dibattito e di discussione nel tavolo di confronto che abbiamo ottenuto con la Regione Lazio. Purtroppo, e questo ci duole dirlo soprattutto per tutti coloro che ripongono fiducia in un’azione di mediazione attraverso il Comitato Pendolari Reatini, dopo aver ricevuto l’invito ad incontrare il Consigliere Regionale Mitolo – che pure era stato determinante nell’ organizzarlo – e gli assessori Civita e Refrigeri, per lo scorso 5 giugno nella sede della Regione Lazio, in prossimità di tale data, siamo stati avvisati che l’incontro, causa di impegni istituzionali (riunione della giunta regionale nella stessa data), sarebbe stato posticipato. Abbiamo preso atto di questo rinvio, nel rispetto delle istituzioni e dei loro impegni. Si è concordato quindi un nuovo incontro per domani (mercoledì 12, ndr) e fino a ieri c’erano stati contatti con la segreterie regionali per fornire l’elenco dei nominativi dei rappresentanti dei comitati che sarebbero intervenuti. Nel pomeriggio di ieri, però, attraverso l’ennesimo contatto telefonico, ci veniva comunicato un nuovo rinvio alla prossima settimana. Siamo rispettosi delle istituzioni in quanto tali, ma dalle istituzioni vogliamo rispetto. È evidente come Comune di Rieti, Prefettura di Rieti e Regione Lazio, siano colpevoli in egual misura, di indifferenza verso i pendolari di Rieti e provincia; colpevoli, nel loro immobilismo, di non fornire risposte e soluzioni alle esigenze ormai improrogabili degli stessi. In questa situazione paradossale, riusciamo ad avere un minimo di soddisfazione solo nel leggere che nel vicino Abruzzo, una pattuglia della Polizia Stradale nei giorni scorsi ha bloccato un pullman del Cotral carico oltre il limite di studenti, scortandolo lungo il tragitto, monitorando che discese e salite degli studenti venissero effettuate in totale sicurezza; poi, raggiunta la destinazione finale, ha provveduto a comminare la dovuta sanzione all’azienda, per aver superato il numero massimo di persone trasportabili consentito dalla carta di circolazione del mezzo. Ci si chiede perché mai le pattuglie della Polizia Stradale della Questura di Rieti e della Questura di Roma, pur allertate e fatte intervenire, non si comportino nella stessa maniera e con le stesse finalità dei colleghi abruzzesi, a tutela della sicurezza dei cittadini. Poniamo la domanda direttamente al Questore di Rieti, Carlo Casini, e al Questore di Roma, Fulvio Della Rocca, perché ci spieghino le sfumature geografiche del concetto di sicurezza applicata al trasporto pubblico. Purtroppo ogni giorno, nelle fasce di maggior criticità e di maggior afflusso di utenti, le corse del Cotral vengono effettuate in situazioni impossibili, in totale mancanza dei requisiti minimi di sicurezza, dettati dal limite massimo di utenti trasportabili riportato sulla carta di circolazione di ogni vettura utilizzata per il servizio di trasporto pubblico regionale. Limite che viene sistematicamente superato durante il viaggio e dove solo grazie all’abnegazione e al coraggio degli autisti, oltre alla loro estrema cautela, affinché tutto si svolga senza danno per nessuno, si riesce ad arrivare a destinazione. Crediamo che la misura sia oramai colma da molto, troppo tempo. Abbiamo fin qui condotto una battaglia basata sulla denuncia documentata, puntuale e metodica. Andremo avanti, senza esclusioni di colpi, perché quanto stiamo cercando di ottenere, oltre a configurarsi come un diritto sociale dovuto ai cittadini tutti, è anche puntualmente ed anticipatamente pagato. Come Comitato Pendolari Reatini stiamo facendo la nostra parte… la politica, ed i funzionari dello Stato, quando faranno la loro?» (Redazione) Foto: RietiLife © 11 Giugno 2013