Un’altra, l’ennesima, sconfitta che davvero nessuno aveva messo in conto. A Monterotondo, il Rieti, perde 2-1 il derby della Salaria e l’artefice stessa della sconfitta è proprio la squadra sabina. Il Monterotondo infatti approfitta di due episodi e nella cronaca fa registrare pochissime azioni. Gli amarantocelesti creano e poi non finalizzano, una pecca che accompagna il team reatino da tutta la stagione e che risalta di più in gare come queste, quando da un iniziale vantaggio i reatini si fanno riagganciare e poi addirittura superare. Replicato così il risultato dell’andata, quando su un campo pesantissimo gli eretini la spuntarono. CAPOVOLGIMENTI DI FRONTE Polverino e compagni partono bene e per tutta la metà del primo tempo gestiscono ampiamente la gara, giocando sempre nella metà campo dei padroni di casa; tutto ciò viene ripagato a metà tempo, quando un’azione da manuale regala l’1-0 agli ospiti: Polverino, servito dalle retrovie, crossa da sinistra per Spadafora che non sbaglia la conclusione a rete, in corsa. Il Rieti prosegue il dominio per i seguenti minuti, ma al 37’ una palla insidiosa per Sacripanti costringe Salvi a commettere fallo in area, incassando un cartellino giallo. Ancora di Roma1 indica il dischetto dal quale Prioteasa realizza la rete del pari (1-1). Nella ripresa, gli amarantocelesti, pur creando sempre qualcosa, non cambiano le sorti della gara. Anzi. In chiusura di partita è ancora Salvi – nella concitazione della caccia alla rete della vittoria – a commettere un fallo che risulterà decisivo. Infatti, mentre il centrale difensivo finisce sotto la doccia per l’espulsione (doppia ammonizione), Schiavon s’incarica della battuta della punizione dal limite e segna il 2-1 finale: una gioia per i rossoblu, ad un passo dalla salvezza senza post season. UNA CAPORETTO REATINA Così il Rieti, invece di approfittare dei risultati degli altri campi e balzare secondo pur permanendo a -4 dalla vetta, rimane a 49 punti, scivolando alla quarta piazza (a parimerito col Pomezia). Praticamente un addio ai residui sogni di gloria degli amarantocelesti. La matematica li riabiliterebbe, ma ciò che si è visto e si vede in campo lascia poche speranze. Rimane il secondo posto (per gli spareggi nazionali), magra con solazione di una stagione buttata al vento. L’UOMO RIETILIFE Oggi la statuetta di migliore va a Spadafora: il 17enne attaccante del Rieti non ha fallito l’occasione da gol confezionata da Polverino e come al solito ha ripagato l’immensa fiducia del tecnico. Il premio gli va anche per l’epilogo della sua gara: il giovane è dovuto uscire per un contatto col portiere De Vellis, rovinatogli addosso in un’azione in area. “Ho sentito un crack al ginocchio” ha spiegato dopo. Tutti si augurano che non sia qualcosa di grave. La classifica dell’uomo RietiLife vede al comando Polverino (4 punti), seguito da Di Lorenzo e Spadafora (3) e da Bonifazi, Iaboni, Pennesi e Pezzotti (2). E ADESSO? Mancano sei gare alla fine, che si succederanno una dietro l’altra: Pisoniano, Caninese, Fonte Nuova, Villanova, Guidonia e Morandi sono le prossime avversarie. Difficile immaginare un crollo del Santa Maria Mole, proiettato in serie D. (Ch. Di.) Foto: Emiliano GRILLOTTI © 7 Aprile 2013