(di Nazareno Orlandi) È cominciata stamattina la decima legislatura della Regione Lazio. Nella seduta di insediamento del consiglio regionale, si è proceduto all’elezione del presidente, dei vicepresidenti e dei consiglieri segretari, e in chiusura di seduta il presidente Nicola Zingaretti ha tracciato le linee guida della propria azione di governo, articolata su dieci direttrici di innovazione incentrate sulle grandi emergenze regionali. Emozionati, sereni e disinvolti i reatini eletti (Mitolo) o nominati assessori (Refrigeri) alla Pisana. Come presidente del consiglio regionale è stato scelto il romano di Zagarolo, Daniele Leodori, del Partito democratico, che ha anche presieduto la prima seduta in qualità di consigliere “anziano”. Il democrat, già sindaco del proprio paese e consigliere provinciale di Roma, è stato eletto al secondo scrutinio con 38 voti. Per la vicepresidenza, è toccato all’ex presidente della Regione, Francesco Storace, e al piddì Massimiliano Valeriani. A completare l’ufficio di presidenza i segretari Maria Teresa Petrangolini, Gianluca Quadrana e (espressione della minoranza) Giuseppe Simeone. I consiglieri del Movimento 5 Stelle, guidata da Davide Barillari, si sono presentati in aula con l’apriscatole già comparso tra i banchi grillini alla seduta di insediamento della Camera. Volti scuri, alla fine, per non aver ottenuto nemmeno un posto nell’ufficio di presidenza. Il potere logora chi non ce l’ha. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © Roma, 25 Marzo 2013