Era cominciata da Rieti la campagna elettorale del nuovo presidente del Senato, Piero Grasso, eletto nel pomeriggio a Palazzo Madama. La nuova seconda carica dello Stato, già procuratore nazionale antimafia, era stato eletto nelle liste del Pd del Lazio e per aprire il proprio percorso elettorale aveva scelto proprio la nostra città, il 25 gennaio (nella foto è ritratto insieme a Fabio Melilli e Fabio Refrigeri). Grasso, che aveva firmato autografi e libri, e non aveva rifiutato le tante richieste di foto dei molti presenti alla Sala dei Cordari, si era mostrato piuttosto informato su alcune problematiche del territorio reatino. Premettendo di non esser portato per parlare il politichese, in merito alla situazione dei trasporti aveva rivelato di aver scoperto che “non c’è nemmeno una linea ferroviaria che unisce Rieti e Roma. Come dire, tutte le strade portano a Roma, tranne che da Rieti…”. Il neopresidente del Senato aveva parlato anche di sanità (“Mancano strutture essenziali, Rieti è l’unica provincia d’Italia senza un reparto di terapia intensiva neonatale”), di disoccupazione giovanile nel Reatino (“Il 39% dei vostri giovani non ha un lavoro”) e poi aveva dedicato un capitolo del proprio intervento al carcere di Vazia (“Avete una grande struttura, ma utilizzate soltanto 100 posti su 400, perché c’è carenza di polizia penitenziaria”) e al Terminillo (“Sono stati stanziati dei soldi, ma è ancora tutto bloccato”). Oggi, il candidato del Partito Democratico, al quarto scrutinio, ha battuto al ballottaggio il presidente uscente e candidato del Pdl e della Lega, Renato Schifani, per 137 voti a 117, con 52 schede bianche e sette nulle. L’ex procuratore nazionale antimafia, la cui elezione a seconda carica dello Stato è indubbiamente un bel modo per inaugurare questa spinosissima legislatura, è andato oltre la quota del bacino di voti del centrosinistra. (Nazareno Orlandi). Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 16 Marzo 2013