Le donne e gli uomini del Movimento civico Rieti Virtuosa esprimono dolore e preoccupazione per il “femminicidio” avvenuto ieri nel centro del capoluogo reatino. Ancora una volta, più che un contesto di degrado, ad emergere con prepotenza sembra essere l’errato concetto di “amore” manifestato dal marito della vittima, parola da lui stesso ripetuta agli inquirenti, come riportato dai mass media, mentre la moglie giaceva in una pozza di sangue massacrata da numerosi colpi di mattarello. Casi come questo sono ormai all’ordine del giorno in Italia tant’è che, come riportato dal sito www.donneinrete.eu dell’Associazione Sabina “Donne in Rete Onlus” e come testimoniato anche dall’attività dello Sportello Il Nido di Ana a Rieti, risulta che la prima causa in Italia di morte di giovani donne tra i 16 e i 44 anni è il femminicidio con una netta prevalenza della violenza domestica subita da donne, ragazze, bambine. E’ uno scenario inconcepibile in un Paese in cui il rispetto dei diritti umani deve venire prima di tutto e per questo è necessaria, anche nel nostro territorio, una vera e propria rivoluzione culturale che parta dalle giovani generazioni, dalle scuole, dalle famiglie, e da tutti gli altri luoghi di aggregazione, compresi quelli religiosi, affinché i nostri bambini e bambine, i futuri uomini e donne, apprendano un corretto concetto di amore, quello di “amore per l’altro” e non di “amore di se stessi attraverso l’altro”, di espressione della propria mascolinità e femminilità, di rapporto tra i sessi, della necessità di “disarmare” il confronto interpersonale, imparando a riconoscere ed a gestire le proprie emozioni, acquisendo la capacità di vivere le relazioni senza possedere l’altro, riconoscendone, comunque, soggettività e libertà. Fondamentale quindi da un lato che le strutture che già offrono supporto psicologico alle vittime di violenza e stalking siano rafforzate e dall’altro che il panorama culturale e scolastico offra a giovani e adulti momenti continuativi di confronto sereno, in cui il maschile ed il femminile di ciascuno di noi possano emergere con naturalezza portando ad una rivisitazione dei modelli negativi che popolano il nostro immaginario cui ha contribuito anche l’esposizione ad un bombardamento di informazioni che esaltano la violenza, il machismo, la prevaricazione dell’altro come espressione di potere. (da comunicato stampa del Movimento Civico Rieti Virtuosa) Foto: Emiliano GRILLOTTI © 28 Febbraio 2013