«Area Rieti ribadisce come lo scopo principale della politica debba tornare ad essere la capacità di migliorare le condizioni della società e non una semplice passerella di vanità personali; finite le elezioni continueremo la nostra azione sul territorio sia per proporre soluzioni che per condannare l’inerme inattività delle amministrazioni, in particolare di quella di Rieti città che si sta distinguendo per mancanza di operatività e capacità di decidere». Così ha scritto, in una nota, Area Rieti, che stamattina ha protestato in piazza Vittorio Emanuele II, stendendo intorno alla fontana dei delfini 160mq di striscioni. «Lo Stato morirà quando la sua gestione sarà affidata alla forza delle armi o al potere del denaro. Con questa frase tratta da “La Repubblica” di Platone l’associazione Area Rieti ha inteso manifestare l’ultimo giorno di campagna elettorale la centralità delle problematiche legate al lavoro in Italia e in particolare nella nostra provincia – ha aggiunto l’associazione – Nei nostri striscioni abbiamo riportato l’art. 1 della Costituzione in cui si sancisce la fondatezza della Repubblica Italiana sul Lavoro e la proprietà della Sovranità popolare. Con i nostri 160 mq di striscioni abbiamo voluto da una parte denunciare come in Italia si sia salvato il Mps e dall’altra si stia facendo rischiare il fallimento all’Eni, Finmeccanica e Ilva, imprese che danno lavoro ad oltre 100.000 persone. Allo stesso modo abbiamo voluto sottolineare come a Rieti continuino a chiudere le industrie (Schneider, Ritel, etc) e contemporaneamente si bloccano progetti che potrebbero creare ricchezza e occupazione quali il Plus ed i Piani Integrati. Continuiamo a condannare inoltre quanti, candidati alle prossime elezioni politiche e regionali, nonostante le sollecitazioni e le criticità del nostro territorio, hanno completamente eluso le tematiche del lavoro, dell’occupazione e dello sviluppo locale». Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 22 Febbraio 2013