«Riprendiamoci scuola, sanità, acqua pubblica, concessioni», ha urlato Beppe Grillo dal palco di piazza Vittorio Emanuele II, con la poca voce rimasta dopo il lungo tour in tutta Italia. «Voglio sentire lo Stato vicino, che ci aiuti, non che ci spinga in un angolo. Abbiamo tempi lunghissimi per riscuotere crediti, le imprese chiudono, siamo in macerie. Non si può più delegare la nostra vita a questa gente che ce l’ha disintegrata. Vogliamo riportare il genio italiano dove gli compete. Vogliamo far tornare di moda l’onestà. Io non sono il leader, noi siamo un movimento e abbiamo idee che non sono né di destra né di sinistra». Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 21 Febbraio 2013