Un genio porta con sé nel mondo il nome della città di Rieti sulla carta d’identità: è Matteo Mariantoni, brillante 36enne originario della nostra città. Matteo si occupa di nanotecnologie e fisica quantistica applicata ai computer e per i suoi importanti studi ha da poco vinto una borsa di studio assegnatagli dalla Alfred P. Sloan di New York: 50mila dollari sono la cifra che la fondazione verserà per le sue ricerche, avviate già da qualche anno nella University of California. Matteo adesso si trova in Canada, a Waterloo, all’IQC (Institute of Quantum Computing) della locale università, non molto distante da Toronto.
LA STORIA DI MATTEO. Il reatino, dopo aver vissuto infanzia ed adolescenza a Rieti e dopo essersi diplomato allo Jucci, è partito per Milano dove si è laureato in ingegneria elettronica al Politecnico. Da qui è passato in Svezia, a Monaco e poi alla University of California dove i suoi studi si sono fatti intensissimi tanto, appunto, da valergli la borsa di studio che gli permetterà di portarli avanti senza preoccupazioni, se non quelle di scoprire, testare, sperimentare. Oltre ai suoi studi, Mariantoni è anche professore.
LA BORSA DI STUDIO. Difficili ed innovative, le ricerche di Matteo sono apprezzatissime dalla comunità scientifica. Egli ha ricevuto il contributo insieme ad altri 125 ricercatori, impegnati in altrettanto importanti studi in vari campi (www.sloan.org/sloan-research-fellowships/2013-sloan-research-fellows/).
LA RICERCA COME MEZZO DI SVILUPPO. Matteo è uno dei tantissimi cervelli che l’Italia si lascia sfuggire continuamente. All’estero invece gli scienziati, i ricercatori e chiunque abbia voglia di fare, scoprire ed innovare viene incentivato in tutte le maniere: solo la fondazione che sostiene il 36enne reatino investe annualmente 6 milioni di dollari nella ricerca e nell’innovazione, premiando il meglio degli scienziati nel mondo. Foto: RietiLife © 15 Febbraio 2013