Un Rieti pari a quello di domenica, tra casa e trasferta, non s’era mai visto. Davvero. Combattivi, attenti e spietati gli amarantocelesti non lo erano mai stati così tanto. Lo sono diventati nel giorno giusto, quando c’era da battere il Santa Maria delle Mole e portarsi a -3 dalla cima della classifica. Per carità, Giuffrida e compagni sono sempre primi (43 punti), ma hanno rivelato il loro volto umano, cadendo finalmente sotto i colpi di un gruppo, come quello sabino, che non ha sbagliato quasi nulla nella super sfida di domenica. È vero, in difesa qualche svarione c’è stato, ma rientra nella normale logica di un match; meglio uno svarione, che una partita piatta, senza sussulti, come lo sono state molte gare dove i ragazzi di Infantino hanno vivacchiato volentieri. Gli spettatori dallo Scopigno sono usciti contenti – e non solo per il risultato a cui si è giunti passando per un iniziale svantaggio, un rigore sbagliato dai romani e altre vicissitudini – soprattutto per l’alone di energia che ha spinto la squadra nella partita chiave della stagione e che inevitabilmente è stato assaporato anche dagli spalti. Adesso la strada è praticamente in discesa, ma non si può comunque sbagliare. Domenica (alle 11, diretta su MEP Radio) c’è già l’ostico Tarquinia. Guardando la classifica si potrebbe pensare ad uno scoglio facile da saltare, ma i viterbesi sono in acque caldissime: strappare un punto ad una reginetta come il Rieti sarebbe come trovare una banconota di grosso taglio per strada. Ecco perché non si può fallire comunque. Poi il destino si scrive anche da sé: Pomezia, Fregene e Mole devono scontrarsi tra di loro, mentre il Rieti (Albalonga a parte) se n’è già lavato le mani, e sta alla finestra ad aspettare. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 29 Gennaio 2013