Sono iniziate stamane e proseguiranno anche nella giornata di domani, le prove di evacuazione scolastica che simulano un grave evento sismico nella città di Rieti. Sono in totale 11 le scuole coinvolte, suddivise in materne, elementari e medie, interessate dalla complessa attività di “scuola sicura”, coordinata dai Dirigenti degli Istituti comprensivi Minervini-Sisti (D.ssa Carla Felli), Villa Reatina (Dott. Luigi De Rossi) e Giovanni Pascoli (D.ssa Liviana Bolognini). L’iniziativa vede la collaborazione dei Volontari della Protezione Civile CER di Rieti e del Gruppo Comunale di Rivodutri, oltre all’assistenza del responsabile alla sicurezza scolastica, Ing. Massimo Podrini. Circa 2.400 tra alunni, personale insegnante e ATA si sono ritrovati impegnati in una simulazione di terremoto che si è svolta in contemporanea tra tutti i plessi scolastici, in quella che si può considerare la più imponente esercitazione sul rischio sismico mai effettuata nella città di Rieti. Il progetto, nato da un’idea dei Volontari del CER di Rieti, prende il nome di “sicuri a scuola, sicuri nella vita”, ed è giunto al quarto anno di applicazione pratica, ricevendo sin dagli esordi un’accoglienza molto favorevole da parte della comunità scolastica, al punto da ricevere numerosi patrocini e attestazioni di apprezzamento. “Buona parte del merito per il successo dell’iniziativa – sottolinea il responsabile del CER, Crescenzio Bastioni – va condiviso con l’ex Prefetto di Rieti D.ssa Silvana Riccio, che ha fortemente voluto la realizzazione di questo importante progetto, riguardante la prevenzione e l’educazione ai corretti comportamenti da tenere nelle scuole in caso di calamità. Inoltre, desidero rivolgere il mio personale ringraziamento nei confronti dei Dirigenti scolastici e del corpo insegnante, per la particolare sensibilità dimostrata nell’aderire all’iniziativa, con ciò permettendo la realizzazione pratica del progetto in ogni sua fase”. “Il nostro principale obiettivo come Protezione Civile – prosegue il responsabile del CER – è quello di fare in modo che si acquisiscano modelli comportamentali che mettano al primo posto la sicurezza propria e degli altri, convinti che tutto ciò rappresenti un passaggio fondamentale per educare questi bambini, gli adulti di domani, ad un corretto atteggiamento rispetto alle situazioni di emergenza, che nella vita possono sempre presentarsi, e il più delle volte in modo improvviso. Tutto ciò in un’ottica di crescita dell’attenzione verso le tematiche di Protezione Civile – conclude Bastioni – capace di arricchire anche l’offerta formativa degli Istituti coinvolti e in grado di innescare una sempre maggiore collaborazione tra la Protezione Civile e il mondo della scuola, e di riflesso con tutta la cittadinanza”. Foto: CER © 22 Novembre 2012