(naz.orl.) La haka neozelandese incanta lo stadio Olimpico. La tipica danza maori, che ha aperto il test-match tra Italia e Nuova Zelanda, ha lasciato con il fiato sospeso i settantamila dell’Olimpico. Sguardo fiero, quello degli azzurri, che non hanno abbassato gli occhi nemmeno per un secondo di fronte agli All Blacks. Anzi, se possibile si sono caricati ancora di più, in uno stadio completamente esaurito per la sfida ai campioni del mondo e mai così strabordante di entusiasmo, manifestato per tutto il corso dell’incontro con un incitamento spesso assordante. Durante l’inno di Mameli, intonato da Katia Ricciarelli, lo stadio si è completamente tinto di azzurro, per una coreografia da brividi. Poi è cominciata la battaglia vera, quella che ha riportato a Roma la Nuova Zelanda dopo otto anni. E poco importa che sia finita 42-10 per gli All Blacks. Già solo il calore dell’Olimpico valeva il prezzo del biglietto. Foto: Emiliano GRILLOTTI © Roma, 17 Novembre 2012