“BELLEZZE DELLA PROVINCIA”, POSTA, CHIESA E CONVENTO DI SAN FRANCESCO

Posta è un piccolo borgo medievale che sorge sulla Via del Sale. Per la sua posizione centrale tra il Mar Tirrendo e il Mar Adriatico in epoca romana a Posta veniva riscosso il dazio del pedaggio. La presenza da San Francesco a Posta è databile intorno il 1222 e il 1225. È molto probabile che trovandosi in loco per le sue predicazioni, San Francesco abbia voluto dotare la zona di una chiesetta ed abbia posto mano ad iniziare i lavori o abbia convinto la gente del luogo a farlo. La cappella, intitolata a San Matteo, sorse sul colle opposto a quello dove sorgeva il castello e il villaggio di Machialone, dove ora è la parte alta del paese di Posta. Nel luogo sorse ben presto un convento e si modificò l’antica chiesa in una più ampia e solenne. La chiesa è dunque impropriamente chiamata di S.Francesco in quanto dedicata a S.Matteo. Il convento divenne uno dei centri francescani più ricco e fiorente dell’epoca e alla fine del ‘200 era all’apice della sua importanza. Oltre al convento di frati e alla bella chiesa di S.Matteo, c’era anche un convento di suore Clarisse sotto il titolo di San Francesco. La chiesa e il convento sono stati più volte ricostruiti e restaurati nei secoli, con diversi interventi alcuni dei quali radicali.  L’oratorio primitivo pare essere la cosiddetta “cappella di San Francesco”, che certamente costituiva il presbiterio della chiesa duecentesca. Purtroppo, dopo i diversi lavori di restauro eseguiti, di originario non c’è più nulla di visibile. Forse qualcosa si troverebbe nelle fondamenta e sotto le sottostanti tombe dei frati. Sicuramente, al tempo del suo maggiore splendore, il convento doveva essere ricco di opere di prestigio e chissà quante sono state vittima delle incurie, di furti e saccheggi.  Oggi, sotto l’aspetto artistico sono di rilevante bellezza alcuni affreschi ancora ben visibili e alcuni altari. Alcune tele di pregevole fattura e le statue dei santi sono state collocate in altre chiese allo scopo di preservarne la conservazione. All’interno del complesso è conservata una Croce in legno dipinta e dorata che rappresenta una rarità nella storia dell’arte della provincia di Rieti, per la presenza di alcuni elementi di origine veneta. La Croce in alcuni periodi è custodita all’interno del Museo Civico di Rieti.
Sul campanile della chiesa, oggi torre civica, sono poste tre campane , la più grande e antica delle quali pesa 1700kg con un diametro di 120 cm. La leggenda vuole questa sia proveniente dalle rovine del castello di Machialone, ma le iscrizioni sulla campana affermano che la primitiva fu realizzata nel 1349. Sulla parte esterna della campana è ben visibile l’immagine del Crocefisso, S.Giusepper col Bambino, l’immagine di un santo con palma e scure (probabilmente S.Felice) e l’immagine dell’Immacolata con corona di 12 stelle. Dopo l’ultimo restauro per la conservazione, la chiesa e il convento sono al riparo da pericolo di scomparsa. Purtroppo però l’interno della chiesa è abbandonato e servirebbe un urgente e sollecito intervento di restauro per salvare e riportare allo splendore ciò che rimane di questo luogo santo che un tempo vide tanto fervore e importanza. In alcune sale del convento e della chiesa la Proloco di Posta ogni anno organizza mostre di arte contemporanea. Foto (Archivio): Rieti Life © 16 Ottobre 2012

 

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