Pubblichiamo il comunicato stampa del SILP.
L’incontro odierno con il Ministro del Lavoro Fornero e i Ministri dell’Interno Cancellieri, della Giustizia Severino, della Difesa Di Paola, delle politiche Agricole Catania, i Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio e all’Economia, da noi fortemente richiesto sin dai primi momenti in cui si è aperto il dibattito sulle pensioni, si è rivelato inaccettabile nel metodo e assai deludente nel merito. Nel metodo perché nelle intenzioni del Ministro Fornero tutto si dovrebbe esaurire con una semplice trasmissione di un documento contenente la sua idea di modello previdenziale per il Comparto Sicurezza e Difesa e del Comparto Soccorso Pubblico, a cui dovrebbero seguire le nostre mere osservazioni. Tale metodo è stato da noi fortemente disapprovato perché in contrasto con l’esigenza di un confronto approfondito su un tema, quello delle pensioni, che ha riflessi diretti sulla qualità della vita degli operatori, sulla funzionalità degli apparati e sulle diverse forme di tutela dei diritti acquisiti dagli operatori, argomenti già recepiti e contenuti nella mozione e negli ordini del giorno approvati dal Parlamento. Deludente nel merito, poiché lo schema di regolamento, pressoché identico a quello consegnatoci dalle Amministrazioni nel mese di giugno, illustrato sommariamente dal Ministro Fornero nel corso dell’incontro, è assolutamente incapace di tutelare la specificità del comparto per assicurare un dignitoso sistema pensionistico agli operatori. La previsione, infatti, di innalzamento dell’età pensionabile produce l’invecchiamento medio del personale che opera quasi sempre in condizioni di elevato disagio, con inevitabili ricadute negative sulla salute degli operatori. Il Governo, quindi, oggi ha scelto di aprire una stagione di duro conflitto con i sindacati degli operatori di polizia: in questo quadro è evidente che non si può più abusare del senso di responsabilità degli operatori e richiamiamo, pertanto, tutti i Ministri interessati alle loro responsabilità di fronte ai cittadini e agli appartenenti del Comparto, ai quali vengono quotidianamente richiesti sacrifici. Il quadro che si è delineato è tale che ci fa, sin da subito, dichiarare lo stato di mobilitazione generale delle donne e degli uomini del comparto sicurezza. Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 22 Settembre 2012