RUDISHA, MEDAGLIA D’ORO E BATTUTO IL RECORD STABILITO A RIETI

(naz.orl.) Settecentoundici giorni. Tanto ha resistito il record del mondo degli 800 metri con cui David Rudisha infiammò la quarantesima edizione di Rietimeeting, in un tiepido pomeriggio di un paio d’anni fa. Il fenomenale keniano neocampione olimpico ha frantumato il primato del doppio giro di pista timbrato il 29 agosto 2010 in riva al Velino (1’41”01), e per farlo ha scelto i lustrini e le paillettes della finale a cinque cerchi, allo stadio olimpico di Londra, lasciando a bocca aperta un pianeta intero e ritagliandosi uno spazio affianco a Bolt nel Pantheon dei XXX Giochi Olimpici. Prima o poi il record del Guidobaldi sarebbe dovuto cadere, lo si sapeva. Il 23enne ha infranto la barriera del minuto e quarantuno secondi, portando il nuovo limite mondiale ad 1’40”91. Titolo olimpico e record, dunque: ora Rudisha è nella storia. E’ campione d’Africa, del mondo e olimpico in carica. Ma nel cuore del guerriero masai, allenato da padre Colm O’Connell e sbocciato sugli altopiani della Rift Valley, c’è sempre un posto per Rieti: ai piedi del Terminillo ha firmato le migliori prestazioni mondiali stagionali dal 2009 in poi. E il 9 settembre tutti i reatini sognano di vederlo sfrecciare di nuovo al Rietimeeting dello stadio Guidobaldi, sulla nuova pista azzurra, per limare qualche centesimo al proprio record del mondo e riportare la città che tanto ama (e che tanto lo ama) in vetta alle liste mondiali. E chissà che questa possibilità non contribuisca a convincere il patron Sandro Giovannelli a dare il tanto atteso via libera ad un’edizione che almeno ufficialmente è ancora a rischio per motivi economici, nonostante i numerosi manifesti pubblicitari comparsi in città negli ultimi giorni. I record sono fatti per essere battuti. Meglio se a Rieti, ça va sans dire. Foto (ARCHIVIO): Emiliano GRILLOTTI © 10 Agosto 2012

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