(Ch. Di.) Detto, fatto. La cordata di imprenditori reatini e non, ha spostato i suoi interessi dal Football Club Rieti nei confronti del Centro Italia, ed il progetto, sin dai primi vagiti appare ambizioso ma tutto da scoprire. Pochissime le ufficialità, anch’esse condite di un briciolo di incertezza: la squadra, quasi certamente cambierà nome in Reate 1936 e, visto che nei giorni scorsi il Centro Italia stesso (di casa al Gudini) aveva chiesto l’utilizzo di stadio e Ciccaglioni, il nuovo team dovrebbe utilizzare gli impianti di Campoloniano per affrontare la stagione sportiva in arrivo. Un altro club porterà il nome di Rieti nella denominazione sociale: l’asticella dell’interesse, nel panorama calcistico cittadino, si è alzata notevolmente. Quel nome (Reate) fa tanto storia passata e, affiancato a quell’anno (1936), disegna il profilo d’un calcio d’altri tempi. Tante ancora però le cose che gli appassionati vogliono conoscere: figure del club, squadra ecc… L’interesse sul Reate 1936 genera anche altre domande, su una società che certo non può (e non deve) passare in secondo piano: che fine farà il Rieti del patron Stefano Palombi? Lo vedremo scomparire tra le carte di una liquidazione societaria nonostante la storia (seppur recente) che si porta dietro, oppure lo vedremo in Eccellenza, in un faccia a faccia con la nuova realtà nascente? Ai quindici giorni che mancano alle iscrizioni, l’ardua sentenza. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 28 Giugno 2012