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(Ch. Di.) Trovate immediatamente i giornalisti o chiunque abbia detto che l’Inghilterra gioca all’italiana. A Londra e dintorni, a quest’ora, staranno dicendo: “Magari!”. Semmai, la squadra di Hodgson gioca ciò che gli italiani hanno abbandonato da parecchio tempo: gli Azzurri si sono un attimino evoluti dal catenaccio approntati dagli inglesi durante tutto il quarto di finale. La partita con l’Inghilterra è stata una vera e propria lezione: speriamo che la Uefa chiuda in un cassetto i dati sul possesso palla, sui tiri ed i passaggi degli Azzurri in confronto a quelli del team britannico, perché per questi ultimi non è stata una bella figura. La sfortuna (e la chiusura esasperata in difesa degli avversari) ha detto parecchie volte no all’Italia, sempre davanti alla porta di Hart: il portiere inglese spesso ha sentito rintoccare il suono della palla sul palo o il sibilo delle staffilate italiane. Ci domandiamo invece se Buffon abbia avuto bisogno di fare la doccia a fine gara: forse l’ha fatta per la sudata (emotiva) dei rigori, non certo per le offensive di Rooney (ma giocava?) e compagni. A proposito di Wayne: chissà se ora se la smetterà di lanciare frecciatine a Capello, dopo questa sconfitta. In ambito Italia non ci piacciono Montolivo (e già da prima che sbagliasse il penalty) e Pirlo (sarebbe intoccabile, ma in questo match è stato incredibilmente lento) il quale, però, si recupera col cucchiaio. Ci piace, invece, la gioia ritrovata di Balotelli nel giocare (forse gioia è una parola grossa, diciamo che è tornato sulla terra), la grinta di Diamanti, le parate di Buffon. Giusto, Buffon. Gigi, abbiamo capito che sei offeso per tutte le storie con cui hai lasciato l’Italia prima dell’Europeo (le scommesse, i soldi, ecc…), ma caspita un sorriso potresti farlo. Anche grazie a te, giovedì, andiamo a Varsavia a giocarcela contro la Germania. Ti ricorda qualcosa? Foto: Alessandro SABATTINI / WWW.INSIDEFOTO.COM © 25 Giugno 2012
