(Ch. Di.) Dimenticate l’odore della gomma consumata sull’asfalto e quello degli scarichi dei carburanti performanti di macchine rombanti e ultracolorate da sponsor e numeri. Quest’estate la Coppa Carotti non ci sarà. Nessun tornante o nessuna curva presi a folle velocità per arrivare in cima nel più breve tempo possibile: i soldi non ci sono più. Gli enti non hanno le cifre di una volta e gli sponsor, seppur numerosi, non riescono a coprire il costo totale della gara (circa 180mila euro, esclusi i debiti dell’edizione precedente). La speranza è di rivederla presto la competizione che richiama reatini e non ai bordi del tracciato che da Lisciano va a Campoforogna, nuovamente investita della carica di gara nazionale ed europea, titoli questi, persi con l’annullamento dell’edizione 2012. L’organizzazione ha asserito che quello di quest’anno è solo un arrivederci. Ma da dove potrebbe ripartire la corsa? Pescare nei fondi delle amministrazioni non è più possibile considerato il critico momento che tutti stanno attraversando. Ma perdere una manifestazione del genere sarebbe di nuovo lesivo per Rieti. L’augurio, allora, è che un grande sponsor, magari legato al mondo delle corse, del trasporto o che realmente sia interessato ad una gara di caratura nazionale e non solo, possa sostenere la Coppa Carotti: 180mila euro non sono una cifra improba per una grande azienda. Non è tutto semplice, questo è ovvio. Ma per far tornare le macchine sulla statale 4 bis del Terminillo lo start, prima della bandiera, potrebbe essere questo. Foto: Emiliano GRILLOTTI © 17 Giugno 2012