(Ch. Di.) In tre quesiti c’è Italia-Croazia. Un pareggio (1-1) che rende più aspro il cammino dell’Italia agli Europei 2012 di Polonia ed Ucraina, ma che accende ancor di più l’attesa per la prossima gara degli Azzurri, (lunedì alle 20.45) quando nell’altra metà del campo ci sarà l’Irlanda: la speranza, per questi giorni di pre-partita, è che si parli di calcio. E basta. Cosa si è inventato Pirlo? Nel primo tempo di Italia-Croazia le occasioni per gli Azzurri non mancano, si sprecano: ecco appunto, sprecate sono tutte le finalizzazioni azzurre, a cui i croati non sanno opporsi ma che l’Italia non riesce proprio a mettere in cascina, nonostante la supremazia. Poi la magia: mai pennellata fu termine più esatto. Il pittore è Pirlo che infila su punizione l’1-0, tra gli applausi che chiudono anche il primo tempo; la certezza dei milioni di tifosi sintonizzati, è che quel risultato poteva essere più rotondo prima dell’intervallo. Chi marca Mandzukic? Nella ripresa l’Italia si perde un po’ e alla prima, forse unica, occasione biancorossa si fa agganciare. Chi lo marca, Mandzukic proprio non si sa, perché lui è lì solo pronto a battere la palla sul legno per l’1-1. E l’Italia deve pure faticare per tenere il risultato. Di Natale appena entrato non è incisivo alla maniera del match contro la Spagna, Giovinco ancor meno. E chi li ha preceduti come Balotelli e Cassano? Il primo è ancora indolente alle sostituzioni (ma stavolta il cambio c’era tutto, troppo è stato sbagliato dal giocatore del Manchester City, che pure di occasioni ne ha avute tra i piedi a bizzeffe) mentre il secondo, non ha più di settanta minuti nelle gambe e più di così, davvero, non gli si può chiedere. E adesso? Considerato che ieri la Spagna ha surclassato l’Irlanda 4-0 e la classifica vede al comando Croazia e Spagna con 4 punti, seguite dall’Italia con 2 punti e dall’Irlanda con 0 punti, la mente va all’Europeo portoghese del 2004: i biscotti all’Italia non sono mai piaciuti (ricordate il 2-2 tra Svezia e Danimarca?) e tutti si augurano che spagnoli e croati se la giochino. Realmente. In proposito, Buffon, ha detto: “Non credo che agli spagnoli vada giù di farsi additare come antisportivi”, rispondendo sulla domanda sulla paura di un eventuale biscotto tra la formazione di del Bosque e quella di Bilic. Anche in questo caso basterebbe a Spagna e Croazia un 2-2 (o un pari con più gol): beffa nella beffa, l’Italia starebbe a casa. Ancor prima di pensare agli altri, bisogna peròp guardare a casa Azzurri. L’Italia ha l’ingrato compito di battere il Trap, che tanto ha dato al calcio italiano e che è già matematicamente out dalla qualificazione ai quarti. Sperare ancora e fortissimamente azzurro non costa nulla. Biscotti permettendo. Foto: Alessandro SABATTINI / WWW.INSIDEFOTO.COM © 15 Giugno 2012