(a.l.) Caschetto rosso in testa, Giovanna Alvino si aggira per Palazzo Aluffi come se avesse scoperto un tesoro: “Di Reate sapevamo che fosse il municipio più importante di quest’area ma poco altro, non potendo disporre di molte testimonianze. Resti e reperti ce n’erano sicuramente ma sono andati perduti quando sono stati fatti i lavori di costruzione di piazza Vittorio Emanuele, dell’albergo Quattro Stagioni e del Mercato coperto. Noi sapevamo che qui c’era il nucleo più antico della città ma scavi o saggi stratigrafici non ne sono mai fatti: ecco perché la scoperta di questi due mosaici e i resti delle mura che sono affiorati nelle cantine e in un’altra ala di Palazzo Aluffi assumono una particolare importanza. I più antichi potrebbero essere datati nella seconda metà dell’ottavo secolo. Ma per capire a che tipo di struttura fossero riconducibili sarà necessaria l’analisi dei materiali”. Le cassette di plastica con dentro le pietre dei rivestimenti e i sacchetti di reperti sono già accatastati in una stanza. Non aspettano che essere studiati. Fabio Melilli un po’ gongola e un po’ suda freddo: “Chissà quanto ci costerà in più questa storia”. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 4 Giugno 2012