(a.l.) Non un reparto, ma una cittadella colorata e affollata dove a picchi di sofferenza corrispondono picchi di assistenza e di servizi che nel Lazio, e a Rieti, davvero non ti aspetti. E’ Radioterapia, così come in questi anni l’ha cresciuta e curata il dottor Mario Santarelli con il contributo di mezza città, tra pittori, musicisti, fotografi e da ultimo studenti. Il pianoforte bianco nella hall non sta a prendere polvere ma serve per i concerti dell’associazione “Musikologiamo” ed è l’epicentro di tante attività culturali che quest’anno si sono meritate il premio “Gerbera d’oro” per il progetto di umanizzazione del reparto, progetto pensato e realizzato a Rieti a partire dal 2004 al momento della apertura del Centro di Radioterapia Oncologica. Un premio ritirato dal professor Santarelli insieme al direttore Rodlofo Gianani e a Santina Proietti dell’Alcli pochi giorni fa dalle mani della presidente della Regione Renata Polverini e da Bruno Vespa, presente anche il ministro della Sanità Renato Balduzzi. Ma non è questo il tesoro che Santarelli mostra al sindaco Petrangeli in visita insieme al management della Asl al gran completo: bisogna infilarsi in altri lunghi e coloratissimi corridoi per arrivare alla sala rossa della nuova Tac della Siemens a puntamento laser, in grado cioè di individuare e “mirare” alla neoplasia: “E’ uno dei primi apparecchi installati in Italia, entrerà in funzione da qui a 20 giorni e il nostro reparto, d’intesa con la ditta, ospiterà anche corsi di formazione per i tecnici che dovranno utilizzarla”. Foto: Emiliano GRILLOTTI © 29 Maggio 2012