(a.l.) Nel silenzio assordante dei “vecchi” tra le rovine fumanti del centro destra cittadino si aggirano e parlano i giovani. La prima analisi del voto, come si sarebbe detto una volta, condensata in un documento e in una sigla, arriva dai giovani di Rinnovazione, ala destra del Pdl, molto vicina alle ultime comunali ad Antonio Emili e con un radicamento ancora forte tra gli studenti. Rinnovazione paragona il voto di oggi a quello del ’94 che segnò l’inizio dell’era Cicchetti, col voto del 2012 a chiuderla definitivamente. Ma “per questa sconfitta da molti annunciata non è da colpevolizzare Antonio Perelli, essendo la sua candidatura sbagliata e arrivata nel momento sbagliato”. La colpa, semmai, andrebbe addebitata alla “totale inefficacia politica di una classe dirigente che ormai non dirige più nulla. Un partito di governo, come il Pdl, con una lista sulla carta fortissima che sicuramente resta partito di maggioranza relativa nel centrodestra, ma con circa la metà dei consensi ottenuti da Forza Italia e Alleanza nazionale cinque anni fa”. Colpa di quello che è successo anche negli ultimi mesi: “Dirigenti di partito che prima mettono in piedi le primarie in fretta e furia, poi non riescono a controllarne gli effetti, provocando quella voragine politica che si è poi ritrovata intorno a Silvio Gherardi e che ha determinato la sconfitta al primo turno e il disastro al ballottaggio. Una classe dirigente cresciuta in Alleanza nazionale, proveniente da cultura missina, che ha guidato questa città per diciotto anni e che oggi è totalmente scomparsa dal consiglio comunale”. Dunque, buon lavoro al neo sindaco Simone Petrangeli – “perché se la giunta Petrangeli farà bene, e glielo auguriamo, da cittadini saremo contentissimi” – ma grosso lavoro anche per la destra, agli antipodi del mondo politico rappresentato dal nuovo sindaco, per riscoprire quella “politica fatta di sintesi, proposta e direzione che forse in troppi hanno dimenticato. È da qui che bisogna ripartire perché non basterà l’esigua rappresentanza eletta nelle fila dell’opposizione, a cui va tutto il nostro sostegno, per ricreare un humus politico capace di realizzare in cinque anni un progetto concreto da presentare ai cittadini. Ci sarà bisogno di una vera e propria costituente di centro-destra che lavori per un’opposizione seria, giusta e intelligente, né aprioristica né accomodante, fuori e dentro il consiglio comunale e nella città. È questo il solo augurio che ci sentiamo di condividere. Chi ha amministrato per diciotto anni si metta a disposizione dei giovani, perché l’esperienza è un bagaglio importantissimo, se si ha la lucidità e l’umiltà di condividerla. Uomini e donne nuove, nuovi obiettivi e un nuovo slancio. Questa volta per davvero”. Foto: Emiliano GRILLOTTI © 26 Maggio 2012