(a.l.)“A Rieti come in Italia non servono tecnici servono politici, buoni politici. E qui come nel Paese l’alternativa al governo Monti c’è: è il centro sinistra”.Antonio Di Pietro, sul palco in piazza, sposa la scelta reatina del centro sinistra unito alle elezioni per il candidato scelto con le primarie. “Una nuova alba, una nuovaprimavera sta sorgendo: serve a Rieti e serve al Paese”. E rivolgendosi a Petrangeli ha detto: “Il sindaco deve comportarsi come un buon padre di famiglia: deve far tornare i conti ma deve anche assicurarsi che tutta la famiglia abbia mangiato”. Dunque, peide sull’acceleratore dei servizi sociali, “perché il sindaco non è un ragioniere” E’ così d’altronde che Di Pietro spiega la sua scelta di campo nel centro sinistra: “Noi siamo per il riscatto delle classi deboli, è per questo che il governo Monti non ci piace: il problema non è la sua faccia, che comunque è sempre meglio di quella di Berlusconi che ci faceva ridere dietro in tutto il mondo, il problema è la politica che ha fatto. Bisogna cercare i soldi per quadrare i conti, è vero, ma non dagli esodati ma dagli scudati in Svizzera. E l’Imu invece di farla pagare ai vecchietti magari già in ospizio la faccia pagare alle Fondazioni bancarie. Sono di sinistra per questo? Mica è un’offesa, e comunque la difesa delle classi deboli non l’ha inventata Marx. Prima di lui lo diceva Gesù Cristo”. Di Pietro ha fatto poi un appello al voto per battere l’astensione: “Non andare a votare è il miglior modo per lasciare al potere quelli che si vorrebbero cacciare”. Dunque andare a votare “e non disperdere il voto nelle liste di protesta: protestare non basta, serve saper costruire il cambiamento”. Foto: Emiliano GRILLOTTI © 2 Maggio 2012