(a.l.) Cesare Lattanzi, il 47enne reatino da tre giorni agli arresti domiciliari per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, figura tra i candidati al consiglio comunali nella lista del Pri. Imbarazzo del capolista Ettore Saletti, assessore uscente ai Servizi sociali: “Il primo ad essere sorpreso sono io. Non conoscevo Lattanzi, mi è stato presentato da un comune amico che mi ha aiutato a fare la lista – dice Saletti – Non era certo un candidato di immagine, mi serviva solo per completare l’elenco”. Non è la prima volta che Saletti “sbaglia” compagnia: era già successo nella gestione dei Servizi sociali, il più “caldo” (e costoso) fronte dell’amministrazione cittadina, da sempre al centro delle polemiche per il tipo di assistenza offerta agli utenti, che lungi dal risollevarne le sorti negli anni sembra averne moltiplicato i bisogni. Uno dei più stretti collaboratori di Saletti, Luciano Fedeli – entrato in quegli uffici in affidamento dal Tribunale, per scontare residui di pena e che per anni ha affiancato l’assessore come un’ombra – ne è infine uscito con una condanna a due anni per millantato credito. Offriva infatti posti di lavoro in cambio di soldi. E lo stesso Saletti è ancora sotto inchiesta per voto di scambio: secondo alcuni utenti dei Servizi avrebbe condizionato la promessa e l’elargizione di benefici e assistenza in cambio del voto alle Comunali del 2007. Lui si è sempre difeso contrattaccando: “La situazione in città è drammatica, basta venire in assessorato per rendersene conto. Io più volte ho messo a disposizione il mio incarico ma nessuno l’ha voluto”. Nella foto il night “La rosa blu” a San Giovanni Reatino. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 21 Aprile 2012