(a.l.) Politica e azienda, confine mobile e terreno scivoloso anche sotto i piedi di Silvio Gherardi, il candidato sindaco del Terzo Polo che giusto due giorni fa aveva dichiarato che avrebbe fatto campagna elettorale con i suoi soldi e con “sette paia di scarpe”. Ma in città la voce che corre è un’altra e chiama in causa direttamente il suo ruolo chiave di presidente e ad di una delle ultime multinazionali presenti nel Nucleo industriale, la Baxter Italia. “In questi giorni di campagna elettorale – ha detto Gherardi intervenendo sabato pomeriggio ad una manifestazione alla Sala dei Cordari – il lavoro viene utilizzato da alcuni come strumento politico. Questo è un insulto alla Costituzione e alla dignità di ogni singolo individuo. Recentemente sono stato accusato da uno dei candidati a sindaco di andare in giro a promettere posti di lavoro alla Baxter. Chi lo dice mente sapendo di mentire e chi mi conosce sa che non è vero. In questo senso ho fatto una scelta di campo lasciando fuori dalla mia campagna elettorale l’azienda per cui lavoro. La Baxter è una cosa, Silvio Gherardi candidato a sindaco è un’altra”. Gherardi ha poi riepilogato i punti salienti del suo programma per il Comune: far ripartire immediatamente l’economia locale attraverso “la richiesta di un prestito alle Banche da utilizzare rigorosamente per la crescita, per le infrastrutture, per gli investimenti”; rivalutare l’agricoltura, trasformandola da familiare ad industriale e di fare, delle immense bellezze naturali del territorio, un uso sostenibile in grado di creare ricchezza. Terminillo in primis”; e questo nella massima trasparenza, attraverso la costituzione di consulte di cittadini e il periodico rendiconto delle attività tra amministratori e amministrati. “I cittadini devono poter conoscere cosa avviene all’interno del Comune con la massima trasparenza, cosa che fino ad oggi non è avvenuto. Soltanto grazie ai mezzi di comunicazione, ai giornalisti, a cui va riconosciuta questa funzione reale di informazione della città, i reatini non sono rimasti all’oscuro di quanto avveniva – ha detto ancora Gherardi – Bisogna ribaltare questa prassi ormai consolidata. Il Comune deve essere una casa di cristallo; mi impegno per questo a trasmettere in diretta ogni Consiglio comunale. Ogni tre mesi informerò tutti sull’andamento dei conti comunali e su ogni singola voce di spesa. Massima trasparenza anche sugli appalti –continua Gherardi- poiché quest’ultimi sono il bancomat della politica corrotta e per questo devono essere gestisti e monitorati con particolare attenzione. Ridare dignità e avvicinare il Comune alla frazioni e ai cittadini che vi risiedono, alcuni dei quali impossibilitati a muoversi agevolmente dalla propria abitazione, è possibile attraverso l’attivazione di postazioni mobili del Comune in grado di erogare servizi ed informazioni utili”.
Tutto il Terzo Polo dalla A alla Z oggi alle 18 alla Sala dei Cordari: alla kermesse parteciperà Silvio Gherardi, un po’ candidato sindaco un po’ political trainer di una squadra di candidati messa insieme in meno di una settimana praticamente dal nulla. Perno della coalizione l’Udc, lista di partito assai robusta dove hanno trovato spazio anche “esuli” del Pdl come Luigi Gerbino e Moreno Imperatori; l’assessore comunale uscente Vincenzo Rinaldi corre invece con una lista tutta sua – “Rieti al centro” – mentre nella civica “Rilancio”, guidata da un altro ex del Pdl, Carmine Rinaldi, si ritrovano insieme uomini di Area vicini a Chicco Costini (Fabio Mazzetti, Matteo Simeoni) e uno dei consiglieri comunali più esperti, ascoltati e temuti dal Palazzo, Maurizio Vassallo.
Foto: Emiliano GRILLOTTI © 16 Aprile 2012