Pubblichiamo una nota del Comitato Provinciale INPS di Rieti.
Il Comitato Provinciale INPS di Rieti, pur consapevole delle diverse responsabilità che derivano dal cosiddetto “sistema duale” per cui le scelte organizzative competono alla tecnostruttura dell’Istituto, ritiene di dover evidenziare che:
– la chiusura della Sede di via Cintia ( 2 giorni su 5 ) sembra non tener conto delle specificità del territorio che abbiamo più volte ed in ogni sede segnalato;
– l’applicazione dei nuovi modelli organizzativi e della telematizzazione di servizi hanno fatto purtroppo registrare difficoltà e limiti che forse derivano anche dal decremento del numero dei dipendenti dedicati direttamente alla “produzione”;
– la professionalità e la disponibilità dei dipendenti ha garantito fino ad oggi la qualità dei servizi erogati, che però rischia di essere offuscata dal costante aumento dei compiti e dagli impegni che deriveranno dalla integrazione con INPDAP ed ENPALS;
– l’insieme delle difficoltà è tale da rendere addirittura complessa persino la semplice informazione ai cittadini;
– strumenti importanti per assicurare una migliore qualità dei servizi, come la telematizzazione, se non supportati adeguatamente rischiano di tradursi, almeno nell’immediato, in una diminuzione dei servizi stessi. Il Comitato Provinciale ritiene invece che proprio le specificità del territorio potrebbero suggerire di sperimentare a Rieti un progetto “pilota” per la diffusione dei servizi telematici nelle zone interne e con marcate carenze strutturali. Al riguardo il Comitato Provinciale richiede alla struttura INPS di prendere in considerazione la possibilità di realizzare questa ipotesi, coinvolgendo tutti i portatori di interesse a partire dagli Enti Locali, mettendo “in rete” gli strumenti possibili ed utili ad offrire servizi di qualità.
Il Comitato Provinciale, convinto dell’importanza sempre crescente dell’INPS che è e deve restare l’asse portante dello stato sociale, ritiene che innovazioni e ristrutturazioni richiedono, almeno nella fase iniziale un adeguato impegno di risorse dedicate e che proprio dal funzionamento e dall’efficacia dei servizi erogati nelle zone marginali, dovrebbe derivare la valutazione complessiva del ruolo dell’Istituto. Il territorio della Provincia di Rieti presenta marcate specificità orografiche: la superficie è pari a 2749 kmq, di cui l’80% montana e il restante 20% collinare circa 160.000 abitanti sono distribuiti in ben 73 comuni di cui solo 4 superano i 5000 abitanti (37 comuni con meno di 1000 abitanti, 26 tra i 1000 e 3000 abitanti). Per comprendere bene la particolare frammentazione bisogna notare che i Centri Abitati sono 223 e i Nuclei Abitati sono 331 la densità media degli abitanti a Rieti è 58 ab x kmq, a Latina 247, a Roma 784, a Viterbo 89, a Frosinone 154 il reticolo viario, attraversando prevalentemente un territorio montano, è di difficile transitabilità, con tempi di percorrenza comunque elevati. Rieti è l’unica provincia del Lazio senza un collegamento ferroviario diretto con Roma il divario digitale è ancora elevato in molte zone del nostro territorio. Si stima che circa il 40% della popolazione del reatino sia esclusa in modo parziale o totale dall’accesso effettivo alla rete. I motivi di esclusione sono dovuti a diverse variabili: qualità delle infrastrutture, condizioni economiche, livello d’istruzione, difetto delle nozioni di base per poter usufruire dei benefici del web, differenze di età. Se si riflette sulla reale diffusione della Banda Larga si può addirittura parlare di apartheid digitale. Foto: Gianlouca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 16 Febbraio 2012