“La calunnia è un venticello…terra terra va ronzando… e le teste ed i cervelli fa stordire e fa gonfiar…”.
La maldicenza che diventa strategia è una storia vecchia, ma sembra essere ancora l’arma preferita di chi, imprigionato egli stesso in logiche stantie, teme che qualcosa di nuovo rompa gli schemi (quotidiani). La paura che il sasso lanciato nello stagno possa agitare troppo le acque affila le lingue, crea grilli parlanti che credono di avere tutto da guadagnare se riescono a insinuare sospetti. In qualunque modo si presenti, il male-dire porta sempre con sé una carica di negatività che non giova né al diffamatore né a chi si presta a veicolarlo. Sarebbe invece auspicabile e segno di stima per i cittadini proporre la cultura del bene-dire. E’ chiedere troppo per una città che deve fare del tutto per uscire dal provincialismo e dalla stagnazione? Noi crediamo che si debba unire e non dividere, costruire e non demolire, concentrare le energie e non bruciarle in operazioni scandalistiche. Mettiamoci del meglio! Foto: Emiliano GRILLOTTI © 31 Gennaio 2012