RL: Roberto Pietropaoli, come sta?
P: Benino. Il momento economico della città e dell’Italia non è ottimale, e chi vive d’economia ne soffre terribilmente.
La chiamiamo ancora “presidente”?
Penso di si.
Ma non si era dimesso?
Mi ero dimesso ma la proprietà della società resta la mia.
Come le piace essere chiamato allora?
Chiamami capo!
Mi scusi, ma si è era dimesso perchè stanco, ma di cosa?
Si, sono stanco della squadra, spesso i giocatori hanno degli atteggiamenti non conformi al mio modo di pensare. Sono stanco anche della città perche non ha capito il vero grande patrimonio della nostra serie A.
Ha investito molti soldi nel Real Rieti?
Abbastanza, molti dei quali miei personali.
Quanto?
In quattro anni più di centomila euro.
Allora lei è molto ricco?
Assolutamente no.Sono un benestante.
Cosa l’ha spinta ad investire su uno sport minore?
Non è stata una scelta, mi ci sono trovato e non mi sono tirato indietro.
Quindi ammette che il “calcetto” è uno sport minore.
Assolutamente no. La seria A è la serie A di qualsiasi sport si parli. Ad Asti, per farti un esempio, c’erano centinaia di manifesti che riportavano il nome di Rieti, e a vedere la partita c’erano più di mille persone: quindi di minore non c’è niente!
Eppure lei è amante del basket, non poteva investire su una rinascita del basket reatino?
Mi occorrevano un milione di euro, che non ho e che qualche personaggio reatino possiede ma non li vuole tirare fuori. Volevo farte la mia parte avrei portato sponsor e parte dei soldi ma gli altri avrebbero dovuto mettere il resto.
Cosa pensa dei politici locali?
Vedo una grande mediocrità, troppi politici sono attaccati alla poltrona e non vogliono il bene della città, pensano solo ai loro interessi. Onestamente stanno mandando in dissesto una città ed è un vero peccato. Abbiamo delle risorse che altri non hanno, cito ad esempio il Terminillo, i laghi e i Santuari. Non si è creato nulla attorno a questo. Pensa che utilizziamo ancora la Salaria così come la fece Mussolini.
E per lo sport cosa hanno fatto?
Ancora peggio. La nostra città viveva di sport, dal calcio al basket ad alti livelli. Negli ultimi tempi abbiamo fatto notevoli passi indietro e molta della colpa è dei politici: hanno reso la pallacanestro uno strumento politico. Hanno giocato sui sentimenti e sulla passione dei tifosi, non ultimi gli esempi di Gaetano Papalia e Marzio Leoncini.
La cosa che la fa incazzare di più?
L’ipocrisia e la presa in giro: molti mi hanno preso in giro. Sia quando sono andato a lavorare a Milano che quando ho preso la squadra del Real Rieti, mi hanno detto anche che ero un pazzo, ora però visti i risultati dicono che sono bravo e chiedono aiuto per il basket. I reatini debbono imparare a conoscere bene le persone prima di dare giudizi.
A Milano cosa fa?
Pian piano negli anni ho aperto uno studio commercialista: mi sono guadagnato sul campo la stima e il lavoro in una piazza completamente diversa da quella reatina.
Se le dico Madonna del Cuore invece cosa le viene in mente?
Il cuore l’anima e la passione.
Le piace la fotografia?
Non molto.
E RietiLife?
E’ diretto e ci lavora gente di Madonna del Cuore, quindi ci mettono cuore, anima e passione.
Chi è il più grande fotografo della storia?
Boh, sinceramente non lo so, forse Emiliano Grillotti, si Grillotti!
(ridiamo)
Quanti errori ha fatto finora nello sport?
Due. Decisivi direi. Uno l’ho commesso tre anni fa quando potevo inserire persone che potevano far crecere la società ma poi ho rinunciato, l’altro quest’anno, di non aver confermato Cafu!
E nella vita?
Diversi, in alcuni momenti sono stato troppo dirompente e troppo sincero: la sincerità oggi non paga.
Il suo cestista preferito?
Michael Jordan, il basket! Scrivi, il basket! Ad aprile vado a vedere New York contro Chicago, non vedo l’ora di vedere Derrik Rose.
E il calciatore?
Diego Armando Maradona, il calcio!
E Pelè?
Pelè? Ebbattenne, giocava da fermo in Brasile.
Ha dei rimpianti?
Si. Non ho coltivato alcune amicizie da ragazzo, per colpa del lavoro, questo è un grande rimpianto.
E’ sempre convinto della Polisportiva?
Si. E’ l’unica possibilità di rilanciare gli sport della città, per aggregare uomini e soldi sotto un unico vincolo societario.
Lei pensa di essere più simpatico o antipatico?
Antipatico.
Qualcuno dice di lei che è un pò “loco”.
Se per matto intendiamo una persona esuberante che dice le cose dirette, in maniera schietta e a volte un pò dura, si sono “loco”. E poi se tutti fossero capaci di vincere quattro campionati ben venga essere matti, a cominciare dai politici: parlano i fatti per me!
Cosa pensa della stampa reatina?
In certi momenti non fa quello che deve fare. Nello sport non si sono dette le cose come stavano, in particolare sotto la gestione di Papalia, hanno illuso la città senza mai dire dei debiti che aveva la Sebastiani.
E secondo lei perchè non l’hanno fatto?
Perche una parte della stampa è manovrata dalla politica. Non invento nulla, anche a livello nazionale è così.
Cosa pensa del presidente Palombi?
E’ una grande persona. E’ uno che sopporta mille critiche nonostante sia il presidente più vincente della storia del calcio reatino. Si è battuto con gente che non ama il calcio, o meglio amano la Juve, l’Iner, la Roma ma non il Rieti calcio.
Beh, non ci immaginiamo nell’ ipotetica Polisportiva due personaggi come lei e Palombi.
Io mi ci vedrei benissimo.
E chi farà il presidente?
Nessuno dei due. Lo potrebbe fare una terza persona, magari un ex campione sportivo, mi viene in mente Roberto Brunamonti o Pietro Mariani. Hanno portato il nome di Rieti in giro per l’Europa e sono due persone che ammiro molto.
Si candiderà alle elezioni?
Se mi fanno incazzare si.
Ma non è già incazzato?
No, sono deluso.
Ha votato alle primarie per il centrosinistra?
No.
Voterà per quelle del centrodestra?
Perchè faranno le primarie? Se le faranno non voterò comunque.
Gioco della torre, chi butta giù tra: Papalia e Palombi.
Papalia.
Tra Mammarella e Buffon?
Mammarella.
Tra Berlusconi e Moratti?
Berlusconi.
Tra Emili e Melilli?
Emili.
Tra Leoncini e Tancredi?
Leoncini.
Le è piaciuta questa intervista?
Perchè è già finita? No, no continuiamo.
Bene, ha pagato gli stipendi?
Siamo terz’ultimi, ma non ho una lira di debito con nessuno.
Pietropaoli, si faccia una domanda e si dia una risposta.
Pietropaoli che persona è intimamente? Sono una persona romanticissima e fedele.
Se ne faccia un’altra.
Che musica ama e che film le piacciono? Solo musica italiana e film che raccontano le storie italiane.
Pietropaoli, che rapporto ha con la fede?
Bellissimo. Solo Dio ti può dare la forza che nessun’altro ti può dare.
E delle donne che pensa?
Che spesso sono troppo aggressive, e questo mette in difficoltà gli uomini. Resta il fatto che sono esseri superiori.
Stacca il cellulare in vacanza?
Prima lo facevo adesso non più.
Mare o montagna?
Nettamente la montagna.
La persona più importante della sua vita?
Attualmente la mia compagna, ma la mamma è sempre la mamma. Ricordo anche mio padre, scomparso prematuramente, una mancanza che ancora mi porto dietro.
Cosa le ha insegnato suo padre?
Mi ha introdotto nel commercio, mi ha insegnato moltissimo.
Il sogno che vorrebbe realizzare?
Vincere uno scudetto per questa città. Magari anche con il basket.
Le piace Belen?
La incontro spesso in aeroporto, è una visione meeeeeraviglioooosaaaa !
La vogliamo terminare questa intervista?
Va bè terminiamola. Comunque è stata bellissima, è la prima volta che mi fanno un’intervista non scontata e così interessante. Grazie a voi.
Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 30 Gennaio 2012