Pubblichiamo il comunicato stampa della Scuola Sci Terminillo.
Da ieri e’ in atto una civile forma di protesta di tutti gli operatori del Terminillo, con lo scopo di portare la Regione Lazio, ad un tavolo di confronto immediato su vincoli ambientali e l’attuazione delle procedure riportate sul protocollo d’intesa tra regione e comuni . Tutti noi vogliamo che la Regione Lazio inizi un percorso urgente per il rilancio della nostra montagna prossima al collasso. La situazione attuale continua a dirottare utenti e turisti verso le vicine stazioni sciistiche dell’Abruzzo. Condividiamo il lavoro già svolto dal Comune di Rieti che prevede l’abbattimento dei vincoli presenti sulla bonifica dei terreni e delle piste esistenti. La Regione Lazio aveva disposto un iter legislativo che avrebbe portato al miglioramento delle piste e dell’impiantistica, tutto ciò si è interrotto lo scorso Autunno con l’intervento dell’ex ministro Galan. Non possiamo permettere che il nostro territorio non possa svilupparsi per colpa di qualcuno che nel Lazio neanche ci vive, anzi essendo veneto cerca di incrementare il lavoro per la sua regione a scapito della nostra. Noi siamo intenzionati a continuare la protesta, e come Scuola Sci Terminillo insieme ad altri operatori locali nel week end protesteremo civilmente con varie iniziative e senza fare lezioni ai turisti che soggiorneranno al Terminillo. Non vogliamo creare nessun muro contro muro ma anzi collaborare con le istituzioni che ne hanno competenza rendendoci partecipi delle scelte da attuare. Foto: Scuola Sci Terminillo © 29 Gennaio 2012