Pubblichiamo l’articolo di Marco Ferroni apparso oggi sul “Corriere di Rieti”.
Il 2012 del Fc Rieti è iniziato ormai da poco più di un giorno, ma quello che è accaduto nel corso del 2011 non è stato ancora accantonato del tutto, anche perché gli eventi susseguitisi nella seconda parte dell’anno avranno senz’altro delle ripercussioni importanti da qui a breve. Per stilare il bilancio calcistico (e non) della società amarantoceleste non potevamo non coinvolgere il presidente Stefano Palombi, il quale sta per condurre in porto la sua nona stagione al timone del club di via De Gasperi. Con ogni probabilità questa sarà davvero l’ultima per l’avvocato capitolino, ormai senza più stimoli e disamorato da una città ed una classe politco-imprenditoriale, con la quale non è riuscito mai ad instaurare un rapporto solido e costruttivo e, di conseguenza, non ha mai avuto un feeling che gli permettesse di impreziosire un dato di fatto inconfutabile e cioè quello di essere il presidente più vincente della storia del Fc Rieti, con un campionato di serie D vinto, due stagioni di C2 disputate ed una finale di Coppa Italia conquistata a suon di vittorie e la possibilità di portare a casa non solo il trofeo regionale, ma anche quella di giocarsi la fase nazionale. “Sapere di essere il presidente più vincente della storia di questo club – esordisce Palombi – ma avere la consapevolezza di non avere gli strumenti e gli stimoli per andare avanti in questa città, sinceramente da fastidio e dispiace non poco. Purtroppo Rieti ha dimostrato sempre scarso interesse nei confronti di questa disciplina e negli ultimi anni ancora meno: questo calcio a questi livelli non interessa a nessuno, ma nessuno ha mai fatto davvero qualcosa di concreto per invertire la rotta. Personalmente accetto tutte le critiche di questo mondo perché forse sono un tipo strano – continua il numero uno amarantoceleste – ma sfido chiunque a fare meglio del sottoscritto con questo clima generale. I tifosi del Rieti meritano senz’altro maggiori soddisfazioni dal punto di vista sportivo, ma per raggiungerle c’è bisogno del sostegno di tutte le componenti: politiche, economiche e sociali. La grave crisi in cui versa il nostro Paese oggi non aiuta affatto questo tipo di processo evolutivo, ma vi posso garantire che accadeva la stessa cosa anche quando la situazione era decisamente diversa. Dal punto di vista calcistico credo che questa squadra ha tutte le carte in regola per aggiudicarsi la Coppa Italia – conclude Palombi – approdare alla fase nazionale dove ai quarti di finale ci attenderà la vincente della Coppa della regione Sardegna e tentare di arrivare fino in fondo, mentre in campionato non dovrebbe essere difficile attestarci tra le prime quattro posizioni della classifica. Il futuro? Per quanto mi riguarda ribadisco la volontà di passare la mano a chiunque voglia accollarsi l’onere e l’onore di gestire questa società. Alberto Gianni? Non credo possa essere lui il mio successore. Ad Alberto mi lega un’amicizia di vecchia data e posso garantirvi che a lui lavorare con questo clima e queste condizioni non interessi affatto”. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 2 Gennaio 2012